Contratti di solidarietà Benetton, i sindacati minacciano un presidio e la proprietà convoca il tavolo
La mobilitazione era convocata per lunedì 10 novembre in concomitanza con la presentazione del docufilm sui successi di Benetton in Formula 1 nella sede di Fabrica a Villorba. L’azienda si è detta disponibile a sedersi al tavolo nella giornata di martedì, presidio revocato

I lavoratori di Benetton Group, riuniti nella mattinata di lunedì 10 novembre in assemblea per discutere le iniziative da assumere in seguito all'applicazione unilaterale a 80 dipendenti di contratti di solidarietà al 90% decisa le scorse settimane dall'azienda, avevano indetto per il pomeriggio, attraverso una delegazione ristretta, un sit-in di fronte a Fabrica, centro di ricerca sulla comunicazione della famiglia Benetton a Villorba (Treviso).
La sede era stata scelta in quanto nelle stesse ore è prevista una presentazione di una produzione cinematografica sui 30 anni dai successi in Formula Uno di automobili con il logo Benetton, evento al quale, secondo quanto riferiscono i sindacati, dovrebbe essere presente anche Alessandro Benetton.
Ma dopo l'annuncio del presidio, l'azienda ha provveduto a contattare le organizzazioni sindacali per convocare un incontro martedì 11 novembre.
Alla riunione dovrebbe presenziare anche l'amministratore delegato Claudio Sforza. Il presidio è stato perciò revocato.
La scorsa settimana, nel corso di un vertice con la direzione aziendale, Benetton Group aveva consentito in via temporanea la riduzione della quota di solidarietà al 50%, senza estendere la base dei destinatari.
Questo in attesa di un chiarimento tra sindacati, Rsu e l'amministratore delegato, Claudio Sforza, previsto intorno al 20 novembre.
I lavoratori di Benetton Group, oggi circa 700, il 24 ottobre scorso avevano praticato un'astensione dal lavoro di due ore, primo sciopero nella storia del gruppo per motivi aziendali, al quale aveva aderito circa il 70% degli addetti.
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