Sono di Pilosio i ponteggi per il trampolino olimpico

Le strutture in acciaio sono state montate attorno allo storico trampolino di Zuel, nella conca di Cortina d’Ampezzo, per consentirne il restauro

La redazione

Sono made in Friuli le strutture in acciaio montate attorno allo storico trampolino di Zuel, nella conca di Cortina d’Ampezzo, per consentirne il restauro. La Pilosio di Tavagnacco ha fornito ventidue chilometri di tubo lineare in acciaio e 2.700 metri quadrati di piano di calpestio per un totale di 1.600 quintali di strutture provvisionali in acciaio e alluminio.

Chiamata dalla bergamasca Ecoedile ad allestire le impalcature, la Ponteggi Euroedile di Postioma di Paese ha utilizzato ponteggi e strutture Pilosio, progettati e realizzati ad hoc per avvolgere completamente la struttura e consentirne il ripristino in sicurezza e con la massima efficienza. I montanti verticali e i traversi orizzontali in acciaio lucido hanno creato una griglia di metallo che amplifica la maestosità del “monumento” ampezzano costruito nel 1955.

«Se lo guardiamo oggi, nella sua fase di trasformazione, non vediamo solo il passato di gloria, fatto di sport con le Olimpiadi del ’56, di cinema come set per i film di James Bond, ma vediamo l’ingegneria sviluppata dal nostro staff tecnico, che ha voluto creare delle strutture in armonia con l’ambiente» commenta il presidente di Pilosio, Nereo Parisotto.

L’altezza della colonna del trampolino, che funge da torre, è di circa 51 metri, mentre la lunghezza totale della rampa di lancio è di circa 83 metri. Queste misure, cui Euroedile non è nuova, sono state risolte dalle strutture Pilosio che si sono dimostrate fondamentali per operare su edifici e infrastrutture di grandi altezze e forme complesse.

«Nel caso del trampolino di Cortina è stata realizzata preventivamente una progettazione in 3D – fa sapere Daniele Crosato, responsabile del progetto di ponteggi di Euroedile – per scaricare il peso direttamente a terra». Le strutture che attualmente avvolgono il trampolino verranno smantellate nei primi mesi del 2026, quando l’impianto, restaurato in tutte le sue, sarà restituito al territorio.

Pilosio è stata salvata nel 2021 dalla messa in liquidazione grazie all’intervento dell’imprenditore trevigiano Nereo Parisotto, fondatore della trevigiana Euroedile. Ha chiuso il 2024 a 23,6 milioni, in crescita di quasi il 9%, con 3,1 milioni di Ebitda e 1,9 milioni di utile.

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