A Villa Manin la notte dei Confini: a Santo Stefano l’arte incontra lo spettacolo
La grande mostra si fa show con videomapping, pianoforte d’autore e fuochi d’artificio dedicati alla pittura. L’evento è a ingresso gratuito

Sarà una Notte dei Confini in cui l’arte incontrerà lo spettacolo, la musica diventerà festa e la meraviglia si aprirà alla condivisione. Villa Manin di Passariano di Codroipo accoglierà nelle sue piazze esterne venerdì 26 dicembre: una serata immaginata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, insieme a Erpac e Linea d’Ombra, per portare fuori dall’Esedra di Levante i temi della mostra “Confini da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni”, a cura di Marco Goldin, con una partecipazione libera e gratuita a tutti gli appuntamenti all’aperto. La serata si aprirà nel primo buio del pomeriggio.
Nella piazza quadrata antistante la villa, con una pedana circolare al centro per Remo Anzovino e il suo pianoforte, l’oscurità lascerà emergere lentamente i profili architettonici di Villa Manin, disegnati da un perimetro di luce, mentre il musicista pordenonese eseguirà “Les jours perdus”, dalla colonna sonora del docufilm “Gauguin a Tahiti. Il paradiso perduto” (2019), su soggetto di Marco Goldin. Dopo questo preludio, la parola passerà al vicepresidente e assessore regionale alla Cultura Mario Anzil. Il ruolo della Regione in questo crocevia strategico della vita culturale è centrale.
«Villa Manin tiene insieme passato e futuro – afferma Anzil – perché l’arte e la cultura in Friuli Venezia Giulia hanno questa caratteristica: sanno guardare avanti senza perdere il legame con ciò che siamo stati. È già tempo di futuro ed è giusto che questo futuro si costruisca qui. Villa Manin è luogo vivo, capace di accogliere la creatività contemporanea e di mettere in relazione formazione, produzione culturale ed esperienza condivisa». La Notte dei Confini si inserisce in questa visione, che trova un segno concreto anche nella recente nascita del Centro di Residenza per le arti dal vivo, riconosciuto dal Ministero della Cultura e sostenuto dalla Regione con Erpac.

Torniamo al 26 dicembre. Il racconto si snoderà tra parola e musica, con un momento affidato a Marco Goldin e Remo Anzovino, in cui le letture dedicate al tema del confine in pittura dialogheranno con alcuni brani musicali, e alle 18. 30 si allargherà ulteriormente coinvolgendo l’intera facciata di Villa Manin. Prenderà qui forma un inedito spettacolo di video mapping, a cura di The Lights, con la proiezione di tutte le opere della mostra “Confini da Gauguin a Hopper”, cadenzata da brani tratti dalle colonne sonore composte da Anzovino per film d’arte. A scandire il percorso saranno alcune frasi di Goldin tratte dal catalogo, proiettate come soglie narrative dei diversi capitoli.
La soglia è il luogo da attraversare per andare incontro a qualcuno. Qualcuno giunge e qualcuno parte, come il lume di una bianca luna del mattino aprirà il capitolo dedicato ai ritratti e agli interni, accompagnati da “Something Eternal”, dalla colonna sonora del film “Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce”.
Il confine è l’immenso dello spazio, un profumo di vento quando ti senti chiamato e non puoi fare altro che andare. Per finire e ricominciare introdurrà il capitolo dedicato alle figure nello spazio, guidato dalla musica di “En plein air”, tratta dal film “Van Gogh. Tra il grano e il cielo” (2018).
Il colore è la somma incantata di passato, presente e futuro, lì dove ogni cosa, respirando, si adagia. Svaporando verso il cielo che lo sovrasta aprirà il movimento dedicato alla natura e alle acque, accompagnato da “Arles Symphony”.
Il fascino di dipingere la precisione dell’attimo che si fissa e si incide nella carne della pittura e della vita. Il pittore blocca il tempo una volta e per sempre introdurrà infine il capitolo conclusivo, che conduce verso la pittura astratta, guidato da “Following Light”, dalla colonna sonora di “Le ninfee di Monet”.
Uno spettacolo di poco più di dieci minuti, che sarà riproposto ogni sera dal primo buio fino al 6 gennaio, offrendo un’ulteriore occasione per incontrare i temi della mostra nello spazio aperto della villa.
A seguire, il cielo sopra Villa Manin si illuminerà con un grande spettacolo pirotecnico. Dalle 19, grazie ai volontari dell’Unione Pro Loco – UNPLI Friuli Venezia Giulia, il pubblico potrà partecipare a un rinfresco diffuso, con specialità regionali e della tradizione natalizia.
La chiusura sarà affidata di nuovo alla musica: un concerto esclusivo di Remo Anzovino, circa un’ora di pianoforte costruita sul silenzio e sull’attesa. Il recital sarà ripreso dal vivo e restituito in tempo reale sulla facciata della villa, che si trasformerà in schermo e in spazio di dialogo tra arte e performance. Per l’occasione, la mostra Confini resterà aperta oltre il consueto orario (chiusura ore 18) e fino alle 22 (ultimo ingresso alle 21) vi si potrà accedere con un biglietto unico ridotto a 7 euro, acquistabile solo in loco, senza prenotazione. In caso di maltempo, la manifestazione verrà rinviata al giorno successivo.
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