La sfida della successione: a Nord Est una Pmi su due ha un timoniere over 60

Lo studio di Perpethua: oltre il 42% degli imprenditori di Veneto e Fvg ha superato i 60 anni. Un capitale di esperienza, ma anche un rischio in assenza di piani di ricambio generazionale

La redazione

 

L’imprenditoria del Nord Est sta sempre più invecchiando. Oltre il 42% di chi guida piccole e medie imprese in Veneto e Friuli Venezia Giulia ha più di 60 anni. In entrambe le regioni quasi una pmi su due è potenzialmente a rischio di trovarsi nei prossimi anni senza una “guida”, con tutto ciò che ne consegue in termini di governance, valore, occupazione e capacità di innovare.

E’ quanto emerge dall’Osservatorio delle Pmi di Perpethua, società specializzata in operazioni di passaggio generazionale e M&A per le piccole e medie imprese. Una situazione comune (purtroppo) al resto d’Italia ed Europa, e che vede a livello internazionale solo il Giappone superare il nostro Paese per “over 60” al comando.

Le conclusioni dell’Osservatorio, realizzato con il supporto tecnologico di Yuno AI, si basano sull’analisi di circa diecimila pmi venete e circa 1800 del Friuli Venezia Giulia. «A Nordest il problema è molto sentito rispetto ad altre realtà perché qui c’è un’alta concentrazione di piccole e medie imprese – spiega Tobia Piovesan, ceo di Perpethua -. Purtroppo c’è un nocciolo duro di imprenditori che fa fatica a lasciare il comando alla seconda generazione o a nuovi investitori. Accentrando il potere e l’avversione al cambiamento, come ad esempio non investendo nel digitale, causano una perdita di velocità di esecuzione. E a lungo andare viene meno la capacità di rimanere sul mercato e non si attirano nuovi talenti in azienda».

In media, gli imprenditori delle pmi venete hanno poco più di 58 anni (58,21). Ma a preoccupare è la distribuzione: nella sola provincia di Padova, su 2.019 aziende analizzate, ben 341 imprenditori hanno più di 70 anni e 75 superano gli 80. Situazione analoga a Vicenza, dove il 21% del campione ha già superato i 70 anni, e a Treviso, dove l’età media è di 58,78 anni e oltre 44% degli imprenditori ha già superato la soglia dei 60.

Le province “più anziane”, in termini relativi, sono Rovigo e Belluno, dove rispettivamente il 46% e il 43% degli imprenditori è over 60. Anche a Verona, con un campione di quasi 2.000 pmi, il 40% degli imprenditori hanno superato i 60 anni e il 16% è over 70. A Venezia l’età media è di 58,3 anni. Come dimostrano i dati, il 4% degli imprenditori veneti ha più di 80 anni, ma continua a occuparsi attivamente della gestione quotidiana. Per quanto riguarda le pmi del Friuli Venezia Giulia, i dati mostrano un elemento comune a tutte le province: l’imprenditore medio ha quasi 60 anni.

In particolare, nella provincia di Pordenone, l’età media è pari a 58,9 anni. Anche a Udine, dove si concentra quasi la metà del campione, l’età media è di 58,3 anni, con oltre il 20% degli imprenditori over 66 anni. A Trieste, il 25% ha più di 65 anni: un quarto delle pmi è guidato da imprenditori vicini o oltre l’età pensionabile. Solo Gorizia presenta un’età media leggermente più bassa (55,5 anni), ma con massimi che arrivano fino agli 87 anni. Il 44% circa delle pmi friulane è gestito da imprenditori over 60.

«Alla questione anagrafica si somma un altro elemento di criticità: la mancanza di successione interna – aggiunge Piovesan -. In molte aziende, i figli o i familiari non sono coinvolti nella gestione o hanno intrapreso percorsi professionali in città più grandi o all’estero. Così aziende sane con asset interessanti e clienti, sono destinate ad andare verso la liquidazione e creare danni alla comunità, con posti di lavoro persi e fornitori con meno lavoro. Una soluzione è aprire il capitale a investitori o scegliere aggregazioni. Per l’imprenditore non è una sconfitta cedere la propria azienda, anzi è una vittoria: aver creato un’azienda che continua a prosperare anche senza il fondatore, che magari può rimanere in azienda».

Perpethua è una società fintech che affianca le pmi italiane con un fatturato tra 2 e 25 milioni nella fase di passaggio generazionale, con l’obiettivo di garantire continuità e valore al business. Fondata nel 2024 da Tobia Piovesan e Pavlo Gjonikaj, con esperienza in ambito imprenditoriale e finanziario, fonda la propria attività su una piattaforma di intelligenza artificiale proprietaria che consente di mettere in contatto le pmi con potenziali investitori e di supportarle nel processo di M&A.

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