Renzo Rosso: «Cina e Asia in una fase entusiasmante. Otb ci sta puntando molto»

L’imprenditore è reduce dall’Estremo Oriente e racconta la sua sfida. «Le nuove generazioni si muovono nella direzione dei nostri valori»

Nicola Brillo

«Investiamo in Cina da molti anni, per noi rappresenta un mercato strategico e di grande valore, che continua a essere estremamente stimolante e fonte di ispirazione». Il fondatore di Diesel, oggi numero uno del gruppo Otb, Renzo Rosso è tornato da poco da un viaggio tra Asia e Usa. In Cina l’imprenditore ha inaugurato la nuova sede di Otb per la regione Asia-Pacifico a Shanghai e tenuto un talk alla Donghua University, prestigiosa università di design e moda. Il gruppo di Breganze è oggi un player internazionale di moda e lusso, che riunisce i marchi Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf e le aziende Staff International e Brave Kid.

Diesel è sbarcata in Cina 20 anni fa: come è cambiato il mercato orientale?

«Andare in Cina, anni fa, è stata una scelta coraggiosa. Sono orgoglioso di aver inaugurato i nostri nuovi uffici nel Paese, in uno spazio meraviglioso al ventesimo piano di un edificio straordinario, dove per la prima volta abbiamo riunito tutti i nostri brand sotto lo stesso tetto. Oggi il mercato ci sta premiando, soprattutto grazie alle nuove generazioni, in particolare la Gen Z, che si muovono nella direzione dei nostri valori. Questo ci fa guardare al futuro con grande ottimismo. È vero che la Cina, che un tempo rappresentava circa il 40% del consumo globale di prodotti di lusso, oggi si attesta intorno al 20-25%. Nonostante il calo, resta un mercato di importanza cruciale».

Quali sono le principali sfide che avete incontrato nel consolidare la presenza dei vostri marchi in Cina?

«La nostra filosofia è quella del dialogo con il consumatore cinese: abbiamo una visione chiara su come interagire con lui, e crediamo che questo momento di transizione possa essere un’opportunità per rafforzare ulteriormente la presenza dei nostri brand. Il consumatore cinese è giovane, consapevole e molto attento al significato della modernità. Con lui dialoghiamo, costruiamo, interagiamo per creare qualcosa di autentico e speciale, pensato per questo mercato. Oggi il dialogo con il pubblico è ancora più ricco: la tecnologia ci offre strumenti straordinari per conoscere meglio i nostri clienti, attraverso il Crm e il clienteling. Ma non si tratta solo di raccontare la nostra storia – che resta importante – bensì di ascoltare la storia del consumatore, di costruire insieme a lui e farlo diventare parte attiva del percorso del brand».

Quali sono le vostre priorità per i prossimi cinque anni nel mercato asiatico?

«La Cina è un Paese centrale, ma anche l’intera area asiatica sta vivendo una fase entusiasmante: la Thailandia sta crescendo in modo eccezionale, la Corea è un mercato unico, e anche lì stiamo investendo molto. Singapore, il Vietnam e altri Paesi dell’area sprigionano un’energia nuova».

Come si sta chiudendo l'anno per il suo gruppo?

«Otb è un gruppo che ha fatto della creatività uno dei propri pilastri fondamentali. Su questa base stiamo continuando a sviluppare i nostri brand. Nonostante le difficoltà del contesto globale, stiamo vivendo un momento positivo».

Come si sta trasformando a livello internazionale il settore della moda?

«Il mondo del lusso sta attraversando una profonda fase di ridefinizione. Credo che in futuro ci saranno meno negozi, ma più grandi e immersivi, tra esperienza e intrattenimento. In questo contesto il rapporto diretto con il cliente diventa sempre più centrale. E infine, fondamentale: la sostenibilità. Non è solo questione di materiali o di processi, ma un vero e proprio stato mentale. Significa pensare ogni giorno a come operiamo, a come gestiamo le nostre risorse e le nostre scelte, con una visione moderna e responsabile che porti beneficio alle nuove generazioni».

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