Edilizia residenziale, industriale e servizi. Edilimpianti Trieste espande l’attività
Il primo bilancio consolidato della holding Edil Group ha registrato 45,6 milioni di ricavi

L’obiettivo per il 2025 è strutturarsi per consolidare la crescita. Edil Group, holding della società di costruzioni Edilimpianti Trieste fondata nel 2014 da Vincenzo Settimo, sta per depositare il primo bilancio consolidato della sua storia: 45,6 milioni di ricavi, un Ebitda di circa 8,6 milioni, 3,8 milioni di risultato netto e un attivo patrimoniale di 48,5 milioni. «Negli ultimi anni il gruppo è cresciuto, ora possiamo dire che abbiamo consolidato la struttura per il futuro. Il 2025 è stato un anno di grandi investimenti: stiamo già lavorando sul backlog 2026, ma anche sul 2027 e sul 2028», anticipa Settimo.
Il cuore pulsante della holding resta la capofila triestina, protagonista di alcuni tra i principali progetti che stanno ridisegnando la geografia urbana della città. Dal condominio che sorgerà al posto dell’ex Intendenza di Finanza di largo Panfili al recupero del Palazzo vescovile nell’ex distretto militare di San Giusto. Dalla ristrutturazione degli uffici di Banca Generali a Palazzo Stratti, affacciati su piazza Unità, allo stabilimento ex Principe di via Ressel, che diventerà il nuovo quartier generale del gruppo.
«Arriviamo dal civile residenziale, ma ci stiamo confrontando anche con un progetto molto ambizioso di natura industriale in quella che diventerà la nostra nuova sede», spiega l’amministratore delegato Mauro Gerin. «Negli anni passati ci siamo specializzati nel settore residenziale, costruendo una expertise importante su efficientamento energetico, rigenerazione urbana, capacità di intervenire su edifici di carattere storico e diminuzione del rischio sismico. Tutti elementi che ora possiamo applicare anche in contesti diversi». Bilancio alla mano l’anno scorso il capitale investito netto di Edilimpianti Trieste è salito a 18,80 milioni, con un miglioramento dell’autonomia finanziaria al 32,48%, contro il 29,4% del 2023.
Con 180 dipendenti diretti, nell’ultimo anno il gruppo ha rafforzato l’ufficio tecnico e punta a inserire un’altra cinquantina di risorse tra maestranze, tecnici e geometri nell’arco del 2026. L’anno scorso Edilimpianti Trieste è diventata società benefit e ha investito anche in digitalizzazione, con l’adozione di un nuovo sistema Erp. Un rafforzamento complessivo della struttura che, nei piani del management, servirà a tenere il passo con i progetti di espansione.
«Cerchiamo di portare dentro l’azienda tutta la catena del valore. All’interno del gruppo ci sono società che si occupano di parte meccanica, impiantistica e tecnologica e questo ci permette di rispondere a richieste da vari settori: riusciamo a servire sia la parte industriale sia la parte civile e ci stiamo attrezzando per diventare una società di servizi nel real estate», anticipa Gianmaria Franza, membro del cda di Edil Group.
La crescita non guarda solo ai settori, ma anche ai mercati di riferimento: il gruppo opera già fuori regione, soprattutto nel vicino Veneto. E ora, dopo aver fissato la sede legale della holding a Milano, punta a una prospettiva nazionale. «La nostra supply chain è composta da player che non hanno difficoltà a seguirci in qualsiasi parte d’Italia. La solidità nei rapporti con la catena di fornitura ci consente una buona scalabilità del nostro modello di business, un obiettivo che stiamo portando avanti per continuare a guardare fuori regione e crescere anche per linee esterne», conclude l’ad.
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