Kronospan ha avviato il nuovo stabilimento da 300 milioni di euro

Sarà completato in tre anni a Ponte Rosso, con il massimo della tecnologia. Previste oltre 200 assuzioni. Agrusti: chiusa una vicenda delicata e divisiva

Edoardo Anese

 

Un modello virtuoso che affonda le radici nell’economia circolare. Dalla raccolta del materiale di scarto alla produzione dell’energia per alimentare l’azienda, a cui si aggiunge il salto di qualità sul fronte della logistica, con la possibilità non più soltanto di ricevere i materiali ma anche di spedirli. Dopo 28 cause e quattro anni di battaglie con i comitati, il nuovo stabilimento della Kronospan, situato nella zona industriale Ponte Rosso di San Vito al Tagliamento, diventa realtà. Ieri, il taglio del nastro e la posa del primo pilone hanno dato il via a un percorso di tre anni che porterà il colosso austriaco a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di leader mondiale nella lavorazione di truciolati e pavimenti.

Un progetto dal valore complessivo di 300 milioni di euro e una fucina per l’occupazione, considerando che l’azienda ha previsto l’assunzione di 210 nuove figure per renderlo operativo. La struttura si estende su una superficie di 360 mila metri quadri e garantirà una produzione annua di 600 mila metri cubi di pannelli truciolari per l’arredamento. Il nuovo stabilimento, che sarà realizzato in due lotti, sarà pronto entro la fine del 2028. Il cantiere coinvolgerà ben 39 aziende del Fvg, 25 del Nord Est e 60 realtà europee.

«Il nuovo stabilimento garantirà la nostra isola energetica – ha spiegato l’ingegnere Giordani, che ha progettato il sito –. Ovvero, riusciremo a coprire il fabbisogno di 8 megawatt». Per quanto riguarda, invece, il collegamento ferroviario per il trasporto della merce, «passeremo da 2 a 3,6 chilometri». «Tutta la logistica sarà gestita su rotaia – ha aggiunto – grazie alla progettazione di container in grado di trasportare sia i prodotti di scarto che il pannello grezzo. Un modello di carico e scarico che crea valore evitando tempi persi». Fra tre anni, quindi, l’azienda potrà non soltanto ricevere, ma anche consegnare i materiali ai 40 siti produttivi che possiede in tutto il mondo. Nel complesso, la logistica di Kronospan conta su una flotta di 7 navi e 25 locomotive, per un totale di oltre 700 vagoni.

Numerose le presenze all’inaugurazione del cantiere. Oltre all’amministratore unico dell’azienda Massimo Cenedella e al presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, erano presenti diversi sindaci del territorio, il viceministro Vannia Gava, l’onorevole Walter Rizzetto e l’assessore regionale Cristina Amirante. Collegato da remoto il presidente della Regione Massimiliano Fedriga.

«Un passaggio che segna non solo l’avvio dei lavori, ma la conclusione di una delle vicende più delicate e divisive per l’industria regionale degli ultimi anni», ha dichiarato Agrusti ricordando la funzione strategica della zona industriale Ponte Rosso. Per Agrusti è stata determinante anche la sinergia delle istituzioni, dalla Regione al ministero dell’Ambiente, «che hanno accompagnato un iter tanto complesso quanto necessario per arrivare a questa giornata».

Il nuovo stabilimento rappresenta un modello di calibro europeo, a partire dalle innovazioni tecnologie e in ambito. Il presidente degli industriali ha posto l’attenzione anche sul patto, siglato nella fase iniziale del progetto, con le organizzazioni sindacali, che prevede di destinare una quota significativa delle future assunzioni agli ex lavoratori colpiti dalle crisi industriali del territorio. «Un elemento di forza che si al recente rinnovo del contratto metalmeccanico – ha aggiunto – giudicato un passo avanti per la competitività delle nostre imprese e per l’aumento delle retribuzioni».

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