Hotelturist crescerà a colpi di acquisizioni. Debellini: «Nel 2030 a quota 400 milioni»

Il gruppo alberghiero ha ottenuto 54,3 milioni dalle banche. Nei prossimi due anni fra 6 e 10 nuove strutture in gestione

Riccardo Sandre

Hotelturist punta per il 2030 a raggiungere i 400 milioni di euro di fatturato con un Ebitda margin del 10% circa. Una sfida che Graziano Debellini, padovano, presidente e fondatore del gruppo e del marchio Th Resort ma anche del tour operator Baobab, conta di raggiungere con un mix di M&A, guardando a partner di settore, di acquisizioni mirate e proseguendo il proprio business di gestione alberghiera al fianco dei grandi fondi immobiliari globali.

Proprio in questo senso va la notizia relativa alla finalizzazione di due operazioni di finanziamento del valore complessivo di 54,3 milioni di euro. Un primo finanziamento, pari a 46,5 milioni di euro, è stato strutturato in qualità di arranger (banca agente e Sace agent) da Intesa Sanpaolo attraverso la collaborazione tra la divisione Banca dei Territori e la struttura Corporate Finance Mid Cap della Divisione Imi Corporate & Investment Banking.

L’intervento si è articolato in un Term Loan da 39,9 milioni e in una Revolving Credit Facility da 6,6 milioni. L’operazione in pool, che vede il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi, Banco Bpm, Iccrea Banca, Valpolicella Benaco Banca e Bper, con Sace nel ruolo di garante, conferma la fiducia del sistema finanziario nella solidità del percorso intrapreso dal Gruppo Hotelturist.

A questa linea di credito se ne aggiunge una seconda caratterizzata da linee di firma per 7,8 milioni su base bilaterale, e rappresenta un tassello essenziale nella nuova fase di crescita industriale di Hotelturist il cui obiettivo per il 31 ottobre 2026 (giorno di chiusura del bilancio del gruppo) è quello di superare i 300 milioni di euro di fatturato dopo un 2025 tra i 270 e i 280 milioni di euro.

«Il 2025 per noi è stato un anno di grandi investimenti» spiega il presidente e fondatore di Hotelturist. «Abbiamo lavorato a efficientare la nostra macchina operativa, a garantire le migliori prestazioni ai nostri servizi, a partire dalla ristorazione e passando per la sicurezza delle strutture, e così via. Un anno che ci ha portati a crescere in maniera estremamente significativa sia nelle survey interne al gruppo che nella reputazione delle nostre strutture presso i clienti. Tutto ciò nel contesto di un incremento, a valore, della nostra offerta. Un segnale estremamente positivo che ci fa credere in un 2026 con marginalità in netto miglioramento. La nostra struttura gestionale si è fatta più solida ed efficiente tanto da convincerci che, se oggi gestiamo circa 35 strutture e villaggi, saremo in grado, senza sforzo, di gestirne per lo meno una cinquantina».

Ecco allora che Hotelturist punta ad acquisire in gestione, nei prossimi due anni, tra le 3 e le 5 strutture ogni anno. Nel frattempo la collaborazione con le divisioni del real estate dei grandi fondi finanziari globali rimangono aperte a nuove operazioni mentre i dossier relativi ad operazioni di M&A con altri gruppi sono allo studio dei soci (oltre a Graziano Debelini tra i soci figurano Solfin Turismo, CDP Equity e ISA).

Ma un altro grande capitolo dello sviluppo industriale del gruppo si apre per Baobab, il tour operator di Hotelturist che attualmente fattura circa 75 milioni di euro. «Grazie anche alla collaborazione di un manager di grande valore come Alessandro Gandola», continua Debellini, «Baobab sta crescendo fino a diventare un punto di riferimento per il segmento. Siamo convinti, in via prudenziale, di portare la società ai 100 milioni di euro di fatturato entro il 2027 per raggiungere i 150 milioni di euro nel 2030. Baobab non è per noi solo un ramo di attività dalle potenzialità significative, ma anche uno strumento per conoscere le strutture e i mercati sui quali operiamo da tour operator, eventualmente inserendoci anche come gestori diretti».

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