Passa di mano il controllo della friulana Lamitex: il 100% alla Neodecortech
Acquisizione da parte della quotata bergamasca attiva nella produzione di superfici decorative. L’azienda pordenonese a valle dell’operazione rimarrà come un’entità giuridica separata

Passa di mano il controllo di Lamitex, azienda di Spilimbergo che produce laminati decorativi per design, arredamento e architettura d’interni. La bergamasca Neodecortech di Filago, tra i principali operatori europei nella produzione di superfici decorative per pannelli nobilitati utilizzati nel settore dell’interior design, ha sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisto del 100% del capitale sociale.
Lamitex è stata fondata nel 2001 a Gemona del Friuli come società di ricerca e sviluppo nel campo delle resine e dei rivestimenti e dal 2016 ha cambiato sede, restando sempre in provincia di Pordenone. Il suo cuore tecnologico è una soluzione proprietaria, chiamata Clpl (Continuous Low Pressure Laminate), che permette di ottenere superfici dall’aspetto e tatto iperrealistico, con elevati standard estetici e funzionali. I laminati sono realizzati senza formaldeide aggiunta, Pvc, fenoli o melammina.
La produzione è made in Italy e realizzata con criteri eco‑friendly, rispettando catene di custodia controllate e puntando a un impatto ambientale contenuto. L'azienda non si occupa solo di produzione industriale, ma partecipa attivamente al tessuto sociale locale con scelte di sostegno a iniziative di inclusione, sport, reinserimento e valorizzazione del territorio.
La realtà di Spilimbergo impiega una quarantina di persone e nell’esercizio 2024 ha sviluppato un fatturato di 12,8 milioni di euro, con un Ebitda (la redditività dell’attività caratteristica) a quota 1,8 milioni. A completare il quadro dei fondamentali aziendali è un patrimonio netto che alla fine dello scorso anno si è attestato a 3,2 milioni di euro, con una posizione finanziaria netta di 4,2 milioni.
Il prezzo complessivo di acquisizione, non soggetto a meccanismi di aggiustamento, è stato fissato in 8,38 milioni di euro, che verranno corrisposti cash per 7,5 milioni, mentre per il resto (880 mila euro) vi sarà un’attribuzione di azioni da parte dell’acquirente. «Alla data di firma definitiva dell’accordo verranno corrisposte le azioni proprie indicate per l’intero ammontare e, utilizzando risorse disponibili, verrà corrisposto per cassa un ammontare complessivo pari a 3,5 milioni», precisa una nota. «La restante porzione di corrispettivo, pari a 4 milioni, verrà corrisposta in due tranches di pari importo rispettivamente a sei e a dodici mesi dal closing».
Post-acquisizione, Lamitex resterà come entità giuridica separata, a conferma del valore riconosciuto all’azienda friulana. Quest’ultima potrà beneficiare delle sinergie dovute all’integrazione in una realtà più grande, quotata a Piazza Affari sul segmento Star, quello che comprende le società di medie dimensioni con fondamentali d’eccellenza.
Oltre a esprimere soddisfazione per l’integrazione, Guido Calzolari, amministratore delegato dell’azienda friulana, evidenzia la condivisione di «valori, visione e ambizione alla crescita sostenibile. Questa operazione rappresenta un’opportunità per valorizzare ulteriormente le nostre competenze e accelerare il proprio percorso di crescita, facendo leva sulle forti complementarità industriali e commerciali tra le due aziende», aggiunge.
Dal canto suo l’acquirente fa sapere di aver valutato diverse opportunità di crescita per linee esterne, confrontandosi con i principali operatori della filiera più strutturata del nostro settore. «L’acquisizione rappresenta un avanzamento significativo nel percorso di sviluppo industriale del gruppo», commenta l’ad Luigi Cologni. «Questa operazione ci consentirà di ampliare ulteriormente la gamma di superfici decorative offerte, introducendo nuove tecnologie e nuovi prodotti ad alto valore aggiunto».
Per la finalizzazione dell’operazione, Lamitex si è affidata allo studio legale Colla di Piazza, con sede a Udine e una forte specializzazione proprio in fusioni e acquisizioni, oltre che in diritto societario.
Riproduzione riservata © il Nord Est








