Guida Michelin: una stella agli Amici Dopolavoro di Venezia e due stelle al ristorante Famiglia Rana di Oppeano

Da Parma la cerimonia di presentazione dell’edizione 2026: confermati i Tre Stelle del Nord Est, Massimiliano Alajmo de Le Calandre, Norbert Niederkofler dell’Atelier Moessmer a Brunico e Giancarlo Perbellini di Casa Perbellini a Verona

Maurizio Cescon
Emanuele Scarello e Lorenzo Lai
Emanuele Scarello e Lorenzo Lai

Due nuovi risultati eccezionali per il Nord Est dell'alta cucina nell'edizione 2026 della guida Michelin.

Il ristorante "firmato" dallo chef friulano Emanuele Scarello conquista la prima stella in Veneto, nel suo locale scrigno Agli Amici Dopolavoro sull'Isola delle Rose, nel cuore della laguna di Venezia.

La brigata di cucina de Agli Amici Dopolavoro è diretta dallo chef Lorenzo Lai, da anni stretto e apprezzato collaboratore di Scarello, che vanta altre 4 stelle Michelin, 2 Agli Amici a Udine in Friuli e altrettante Agli Amici Rovigno, in Croazia.

Brillante risultato anche per il ristorante Famiglia Rana di Oppeano, in provincia di Verona, guidato dallo chef Francesco Sodano, che conquista le due stelle Michelin, dopo un percorso di appena 16 mesi in questo locale immerso nella campagna veronese.

Prima stella Michelin anche al ristorante Porcino di Badia, in Alto Adige.

Sono queste le novità di maggiore rilievo per il territorio nordestino della guida rossa edizione 2026.

La cerimonia di presentazione si è tenuta al teatro Regio di Parma, città tra le capitali dell'enogastronomia italiana, dove sono stati svelati, nel corso di un evento in diretta streaming, i nomi dei ristoranti che hanno raggiunto l'olimpo, con tanti giovani talenti premiati, cresciuti nelle cucine di maestri riconosciuti, come Carlo Cracco.

Tutti e 14 i Tre stelle Michelin italiani sono stati confermati nel 2026, compresi Massimiliano Alajmo de Le Calandre di Rubano, Norbert Niederkofler a Brunico e Giancarlo Perbellini a Verona. Ultima sorpresa il quindicesimo Tre Stelle, ovvero lo chef Michelangelo Mammoliti del ristorante La Rei Natura di Serralunga d'Alba, nelle Langhe,

Qualità di prodotti, maestria, armonia dei sapori, personalità dello chef, coerenza espressa nel tempo e nel menù: questi i cinque criteri fondamentali per l'assegnazione, da parte degli ispettori, della stella Michelin, il riconoscimento più autorevole nel panorama internazionale, quello che può far svoltare la carriera di un cuoco e può dare una spinta economica fondamentale al ristorante che diventa stellato.

Nell’edizione 2026 della Michelin sono dunque 341 i ristoranti italiani con una stella, 38 quelli con due stelle e 15 quelli con tre stelle.

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