Dal Gruppo Hera 236 milioni di euro di impatto positivo per Friuli e Venezia Giulia

È il valore di cui hanno beneficiato, nel 2024, Udine, Trieste e Gorizia. Nelle tre province sono complessivamente 636 mila i cittadini serviti

Maura Delle Case

L’idea è che la competitività d’impresa passi dalla prosperità dei territori serviti. Un’idea che per il Gruppo Hera è un obiettivo misurabile. Nel 2024 la multiutility dell’energia ha distribuito 3,2 miliardi di euro di valore economico agli stakeholder tra commesse ai fornitori, stipendi ai lavoratori, dividendi agli azionisti, tributi agli enti pubblici, sponsorizzazioni e donazioni. Di questi, il 66% (2,1 miliardi) è stato restituito ai territori dove il Gruppo storicamente opera e 1,2 miliardi sono state commesse a fornitori locali.

In particolare, in provincia di Padova, dove sono 360 mila i cittadini serviti, il valore economico distribuito è stato pari a 148 milioni l’anno scorso, di cui 39 milioni ai lavoratori e 98 milioni ai fornitori; in quelle di Trieste, Gorizia e Udine, dove i cittadini serviti sono 636 mila distribuiti in 67 comuni, il totale è stato pari a 236 milioni di cui 89 milioni ai lavoratori e 120 milioni ai fornitori.

I dati emergono dalla nuova edizione del report “La creazione di valore condiviso 2024”, documento che restituisce in modo trasparente e dettagliato le scelte del Gruppo nell’integrare obiettivi economici e di sostenibilità nei propri business regolati e a mercato.

Nel report la compagnia misura anche il “valore condiviso”, vale a dire la quota del margine operativo lordo – 857 milioni di euro nel 2024, pari al 54% del Mol complessivo riportato nel bilancio consolidato, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente – generata da attività Egs, capaci di contribuire agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu, creando benefici diretti per le comunità e i territori in cui opera.

La creazione del valore condiviso ruota attorno a tre direttrici di impatto – neutralità carbonica, rigenerazione delle risorse, resilienza e innovazione – che guidano anche il 76% degli investimenti realizzati dal Gruppo, pari nel 2024 a 655 milioni di euro, su un totale di 860 milioni complessivi.

Sul fronte della neutralità carbonica, che il Gruppo punta a raggiungere nel 2050, le emissioni di gas serra sono già calate del 14% rispetto al 2019, mentre i consumi energetici interni si sono ridotti dell’8% rispetto al 2013. A Padova circa il 38% dei clienti riceve energia elettrica rinnovabile e gas con compensazione delle emissioni di gas serra, a Trieste, Gorizia e Udine la percentuale sale al 42.

In materia di rigenerazione delle risorse, Hera ha già superato gli obiettivi Ue al 2030 nella gestione dei rifiuti urbani, raggiungendo nel 2024 un tasso di riciclo del 61%. Padova ha fatto ancora meglio, attestandosi al 65%, mentre Trieste, Gorizia e Udine si sono fermate al 46%.

Quanto al terzo pilastro, la resilienza e l’innovazione tecnologica, nel solo 2024, il Gruppo ha investito 359 milioni di euro in progetti per la messa in sicurezza del ciclo idrico, delle reti elettriche e gas e degli impianti. Nelle province di Udine, Trieste e Gorizia il 92% dei contatori del gas sono elettronici, a Padova il 14% di quelli idrici.

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