Atlantia diventa Mundys, 10 miliardi di investimenti e l’obiettivo di diventare il primo player al mondo nelle infrastrutture
L’obiettivo è diventare, in 5 anni, , investendo in innovazione, sostenibilità e qualità dei servizi al passeggero. Mundys oggi è presente in 24 Paesi e gestisce, ogni anno, 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti, 60 milioni di passeggeri aeroportuali, 7,5 milioni di clienti Telepass, oltre che i sistemi di traffico di 600 grandi città, tra cui Londra, Miami, Singapore, Bogotà.

Un viaggiatore può partire dall’aeroporto di Fiumicino, atterrare a Nizza, viaggiare in auto da Parigi verso il nord della Francia, dirigersi verso il Regno Unito attraversando il tunnel sotto La Manica, guidare per le strade di Londra, ritornare e pagare il parcheggio con Telepass. In questo viaggio ci sarà un gruppo accanto al viaggiatore che si chiamava Atlantia ed ora si chiama Mundys. E’ questo il nuovo nome del gigante delle infrastrutture controllato dalla famiglia Benetton, tramite Edizione, in alleanza con il fondo Blackstone.
Un rinnovato assetto azionario, un nuovo management, nuove linee guida di sviluppo che guardano all’internazionalizzazione e alla conquista del primato globale sul fronte della gestione infrastrutturale e dei servizi di mobilità integrata e sostenibile. Sono questi i cardini di “Mundys”, la nuova realtà nata da un profondo processo di trasformazione a cui ha fatto seguito la conclusione dell’offerta pubblica di acquisto conclusasi lo scorso dicembre.
L’obbiettivo strategico di Mundys è di proseguire nella crescita e nella modernizzazione del Gruppo, investendo in infrastrutture sostenibili (in primis aeroporti e reti autostradali) e in innovazione tecnologica, accompagnando le persone durante tutte le fasi del proprio viaggio, sia urbano che di lungo raggio, attraverso servizi di qualità e massimamente attenti al rispetto dell’ambiente.

Già oggi Mundys è presente in 24 Paesi, con asset iconici e strategici e con infrastrutture e servizi integrati tra loro. Ogni anno sulle reti del Gruppo vengono effettuati oltre 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti, mentre gli aeroporti italiani (Fiumicino e Ciampino) e francesi (Nizza, Cannes e Saint Tropez) ospitano 60 milioni di passeggeri e ulteriori 7 milioni di persone usano i servizi di mobilità di Telepass. Mundys è anche presente in più di 600 grandi città in tutto il mondo (tra cui Londra, Miami, Singapore, Bogotà) con innovative piattaforme di mobilità urbana che consentono lo snellimento del traffico e la riduzione delle emissioni. Sono oltre 23.000 i dipendenti della nuova realtà, di cui circa 6.000 solo in Italia.
Il nuovo nome della holding - deliberato dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi il 14 marzo - e le linee guida di crescita dei prossimi anni sono stati presentati a Milano, dove Giampiero Massolo (Presidente di Mundys), Alessandro Benetton (Presidente di Edizione e Vicepresidente di Mundys) ed Enrico Laghi (Ceo di Edizione) hanno riunito per la prima volta i vertici delle principali asset companies del Gruppo: José Aljaro Navarro (Ceo di Abertis) insieme ad Ana Bonet Olivart (Ceo di Elizabeth River Crossing), Gabriele Benedetto (Ceo di Telepass), Franck Goldnadel (Ceo di Aéroports de la Côte d’Azur), Diego Savino (Ceo di Grupo Costanera), Marco Troncone (Ceo di Aeroporti di Roma), Jan Villwock (Cfo di Yunex Traffic).
“La nascita di Mundys è, da un lato, la conclusione di un anno di lavoro nel quale abbiamo portato avanti un profondo cambiamento e una forte discontinuità dei valori e del business” ha detto Benetton. “Dall’altro – ha proseguito - è l’avvio di un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale, che vogliamo scrivere con i nuovi partner di Blackstone e le nuove professionalità che si sono unite al Gruppo, apportando valore aggiunto sul fronte dello sviluppo internazionale, dell’innovazione e della crescita sostenibile. L’ambizione di Mundys, che nasce in Italia per competere in tutto il mondo, è quella di gestire e realizzare infrastrutture sostenibili e innovative, migliorando l’attrattività dei territori e semplificando la vita delle persone in movimento. E’ questo lo spirito più vero della nuova realtà che abbiamo creato insieme alle lavoratrici e ai lavoratori che, ogni giorno, operano al servizio di milioni di viaggiatori” ha concluso Benetton.

Sviluppare un sistema di mobilità integrata, che necessita di gestione efficiente delle infrastrutture, dialogo tra piattaforme diverse e sviluppo dell’intermodalità. “E proprio questo è il percorso su cui intendiamo concentrare l’impegno e l’indirizzo di Mundys nei confronti delle nostre asset companies, proponendoci inoltre come partner che porta vantaggi in termini di occupazione, servizi, competitività, alle aree dove si trovano le nostre infrastrutture, lavorando con la consapevolezza e l’orgoglio di esportare know-how e competenze italiane” ha concluso Massolo.
Il gruppo Mundys ha piani di investimento per oltre 10 miliardi di euro nelle sole Italia e Francia. In dettaglio Adr ha un piano di sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino con 8 miliardi di investimenti entro il 2046, per la realizzazione di infrastrutture aeroportuali sostenibili, nello sviluppo dell’intermodalità e nell’adozione di tecnologie che contribuiscano in modo concreto alla decarbonizzazione del settore, con l’obiettivo di azzerare entro il 2030 le emissioni delle proprie infrastrutture a Fiumicino.
Il prossimo 12 aprile sarà riaperto al pubblico il Molo B per i voli nazionali, completamente rinnovato secondo criteri di sostenibilità. Adr svilupperà inoltre la tecnologia dei Vertiporti, attraverso la propria controllata UrbanV e la partnership con Volocopter (startup tedesca partecipata da Mundys) i cui primi voli commerciali saranno disponibili entro il 2024. Aèroports de la Cote d’Azur è il secondo sistema aeroportuale francese e gestisce gli scali di Nizza, Cannes e Saint Tropez.
Presso lo scalo di Nizza è in corso un piano di investimenti di 1,5 miliardi di euro, che entro il 2044 porterà la capacità dello scalo a 28 milioni di passeggeri, a supporto di un’area che è la seconda più importante destinazione turistica della Francia (dopo Parigi). Abertis, la multinazionale spagnola gestita insieme ai partner di ACS, sarà la piattaforma per la crescita globale del gruppo nel settore autostradale. Abertis opera infrastrutture autostradali in Spagna, Italia, Cile, Brasile, Portorico, India, Messico e USA.
In Francia attraverso le controllate Sanef e Sapn sono in corso di realizzazione investimenti per oltre 700 milioni di euro, per potenziare le reti autostradali e dotarle di nuovi servizi. Si sta lavorando inoltre per installare circa 500 punti di ricarica veloce per le auto elettriche in tutte le 72 aree di servizio presenti in Francia. Infine, su 220 Km di tratte di SAPN, si sta introducendo la nuova tecnologia del «free flow» (senza più barriere e caselli, aumentando notevolmente la fluidità del traffico e riducendo le emissioni), che sarà attiva a partire dal 2024. L’investimento in corso per realizzare questa tecnologia è di 120 milioni di euro.
Riproduzione riservata © il Nord Est