Hypo Bank, il governo conferma la mobilità. I sindacati: "Coinvolgiamo Atlante"

Purtroppo le previsioni pessimistiche si sono avverate. Hypo Bank si è presentata stamani 12 settembre al tavolo del Mise annunciando la vendita di 7 filiali e dell'intero pacchetto mutui. L'incontro era stato fissato post comunicazione del licenziamento collettivo di 110 bancari. Confermata la mobilità. I sindacati ora chiedono il coinvolgimento del fondo Atlante. I dipendenti si appellano alla Bce.
"È stato un incontro difficile anche perché l’azienda si è presentata con una decisione già presa, quella di aver ceduto 7 sportelli dell’intero pacchetto mutui alla Banca Valsabbina, il che ovviamente crea un enorme problema rispetto a quello che era il tentativo di capire se c’erano le condizioni di mettere a mercato tutti gli asset bancari. Si ha l’impressione che si stia assistendo ad una lenta spogliazione di tutto quello che è buono, che viene dato via e quello che resta, compreso aimè anche i dipendenti, viene abbandonato. Stiamo parlando di 110 esuberi e di tante famiglie del Friuli Venezia Giulia ma non soltanto". Così la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al termine del tavolo al ministero dello Sviluppo Economico sulla situazione di Hypo Alpe-Adria Bank.
"Stigmatizziamo l’atteggiamento del governo austriaco - avverte - che è parso sin dal primo momento totalmente disinteressato a qualsiasi soluzione che potesse impedire questo spacchettamento e consentire, non soltanto la salvaguardia dei posti di lavoro, ma anche si un asset importante per diverse regioni italiane, nonostante l’interesse manifestato da tutti i più alti livelli istituzionali del governo italiano. Noi auspichiamo che la Banca d’Italia e il governo italiano insistano a pretendere non solo una spiegazione - avverte - ma anche una soluzione diversa per questa vicenda in questo senso. La Regione ha chiesto di far parte di tutti i tavoli, sia quelli di tipo industriale che quelli di procedura sindacale, consapevoli di essere stati messi in difficoltà da un atteggiamento che definiamo arrogante rispetto alle possibilità".
“Ora le Istituzioni di questo Paese intervengano, assumendosi le proprie responsabilità e scongiurando il licenziamento di 300 lavoratori” ha annunciato Giulio Romani, segretario generale First Cisl.
“Il fatto che la Banca si sia presentata al tavolo annunciando di aver ceduto 7 sportelli e l'intero pacchetto mutui alla Banca Valsabbina – continua Romani – la dice lunga sulle intenzioni dell’azienda di realizzare, il realizzabile, abbandonando i dipendenti al proprio destino e pregiudicando ogni possibilità di trovare una via d’uscita”.
“A questo punto – conclude Romani – l’unica ipotesi percorribile è quella che il Governo e Bankitalia sospendano la procedura di vendita dei soli asset in attivo per garantire l’integrità della banca e, di concerto con MEF e Istituzioni locali, individuino un acquirente interessato al rilancio della stessa”.
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