Appello a Draghi (Bce) per salvare i dipendenti Hypo Bank

UDINE Sono 240 i dipendenti di Hypo Alpe Adria Bank ad aver sottoscritto l’appello al presidente della Bce Mario Draghi di intervento e aiuto a promuovere la vendita della Banca. «La nostra – spiegano i firmatari – è un’iniziativa autonoma, indipendente dalle rappresentanze sindacali. Il nostro vuole essere un appello a Draghi a intervenire nonostante la vendita delle sette filiali e gli ultimi sviluppi. Crediamo nelle istituzioni – aggiungono - ma crediamo anche in questa nostra iniziativa avvallata da 240 dipendenti su 280».
Un appello alla vigilia dell’incontro a Roma al Ministero dello sviluppo economico in programma oggi alla presenza della presidente della Regione, Debora Serrachiani. «In qualità di cittadino italiano, economista e banchiere e soprattutto quale presidente della Bce – si legge nella lettera scritta in italiano e inglese inviata a Draghi e a tutto l’Executive board – le chiediamo di aiutarci a sbloccare questa angosciosa situazione che stiamo vivendo da diversi anni e ora giunta al termine con l’imminente chiusura di Hypo Alpe Adria Bank entro il 2018, chiusura però che per 157 dipendenti su 300 si concretizzerà entro la fine di dicembre 2016».
A Draghi viene fatto il quadro della situazione di quello che, dati alla mano, è un istituto solido con indici di patrimonializzazione molto soddisfacenti. «La nostra banca – si legge ancora - è sempre stata giovane e dinamica, con una media di età attualmente attorno ai 37-40 anni; quindi dipendenti giovani con famiglie e figli giovani che presto saranno a casa senza lavoro e senza nemmeno conoscere la causa principale di tale follia che precipiterà su di loro».
Col presidente della Bce vengono anche condivise le molte perplessità su quanto sta accadendo. «Non abbiamo mai avuto notizia di una liquidazione bancaria né in Italia né in Europa: non capiamo il perché di tale decisione e perché sia stato bloccato il processo avviato di vendita dell’Istituto avendo un acquirente paziente alla porta per mesi. Perfino Heta Asset Resolution, la Bad bank italiana del Gruppo Hypo precedentemente Hypo Alpe Adria Leasing, sta concludendo la sua vendita a un Fondo di investimento americano. Le consorelle Hypo – aggiungono - sono state tutte vendute: Austria, Slovenia, Croazia, Bosnia e Montenegro».
Un’azione in extremis di Draghi, per i dipendenti, potrebbe scongiurare quello che a tutt’oggi pare un destino segnato. «Il Ministro delle Finanze austriaco - sottolineano riferisce che la decisione di liquidare definitivamente la banca è stata presa dalla Commissione europea che nel settembre 2013 sanciva il divieto di vendita. Ma la Commissione – puntualizzano – ha risposto che tale decisione è dipesa solo dal Governo austriaco». (a.c.)
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