Confindustria, Zuccato esce allo scoperto: "Il Nordest ha due candidati"

Domani a Verona l'unica tappa dei saggi per sondare il consenso nella corsa al dopo Squinzi. In una nota il presidente degli imprenditori veneti ammette che l'unità sperata non è stata ancora raggiunta

PADOVA. Alla fine la conferma alle indiscrezioni è arrivata. E proprio alla vigilia dell’incontro di domattina (9 marzo) a Verona con i tre saggi. Unica data nordestina delle consultazioni confindustriali dopo Roma, Milano, Torino e Napoli. Roberto Zuccato ha dovuto tirare le fila e mettere nero su bianco una dichiarazione di spaccatura del Veneto, che è diventata del Nordest intero. E dunque questa regione voterà due candidati: Vicenzo Boccia e Alberto Vacchi. Chi starà con chi sarà chiaro domani post incontro. A quanto ci risulta, di fronte a una Padova, Treviso e Belluno su Vacchi, ci sarebbe Vicenza allineata su Boccia. Venezia e Verona in stand by. Ma con la prima orientata più verso il candidato emiliano.

“La riunione del 29 febbraio scorso a Padova con i quattro candidati alla successione di Giorgio Squinzi ci ha permesso di constatare la preparazione e la competenza dei colleghi che si sono confrontati con le territoriali del Nordest – ha detto il presidente di Confindustria Veneto -. Quattro imprenditori diversi per caratteristiche e provenienza, ma tutti di alto livello e tutti accomunati dall’impegno a favore della nostra associazione. E questo è certamente un segnale incoraggiante e rassicurante per il futuro di Confindustria”.

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“Al momento il consenso delle varie territoriali del Nordest che si sono espresse si è coagulato attorno a Vincenzo Boccia,  ex presidente della Piccola Industria, e Alberto Vacchi, leader degli industriali di Bologna. Si tratta di due candidature forti, di profili diversi ma entrambi di grande competenza ed esperienza, che rappresentano due valide alternative”. Nessuna unità, dunque. Un po’ come successo in Lombardia con Assolombarda che sostiene Vacchi e Brescia che sta con il ‘suo’ Marco Bonometti.


Domani nella sede di Confindustria Verona i tre saggi, Adolfo Guzzini del gruppo Guzzini di Recanati, Giorgio Marsiaj imprenditore torinese dell'automotive e Luca Moschini, titolare dell'azienda Laminazione Sottile di Napoli, ascolteranno gli imprenditori membri del Consiglio generale e i delegati dell’assemblea in quella che è l’unica data nordestina delle consultazioni dopo le giornate di Roma, Milano, Torino e Napoli.
 
“La commissione di designazione ha il compito di valutare quali degli imprenditori, che si sono candidati per la guida di Confindustria, raggiunga almeno il 20% dei consensi e possa perciò presentare il proprio programma al Consiglio Generale dell’associazione di Viale dell’Astronomia che si terrà il 17 marzo. La votazione per la designazione del presidente è prevista invece a fine mese” annuncia una nota che spiega che “il prossimo presidente di Confindustria sarà il primo eletto secondo le regole delineate dalla riforma Pesenti che ha previsto la possibilità per i propri associati di candidarsi direttamente alla presidenza”.

Il 17 marzo prossimo, dunque, i candidati che avranno raccolto il 20% di preferenze dai sondaggi dei saggi presenteranno il proprio programma al Consiglio Generale di Confindustria, che si esprimerà, nella scelta del candidato, solo a fine marzo. “Per questi motivi il confronto è ancora in corso nelle singole territoriali” spiega Zuccato. Il Nordest insomma, spera ancora in un ricompattamento all’ultimo delle fila.




@eleonoravallin
 

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