Le Baccanti di Anagoor debuttano all’Olimpico di Vicenza
Sabato 18 e domenica 19 ottobre la prima assoluta del classico di Euripide nella rilettura di Simone Derai con gli allievi dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni

Le Baccanti di Euripide nella rilettura firmata da Anagoor, sabato 18 e domenica 19 ottobre alle 21 debuttano in prima assoluta al Teatro Olimpico di Vicenza nel programma del 78° Ciclo degli Spettacoli Classici. E’ una produzione del Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
Compagnia vincitrice del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2018, ma anche collettivo e laboratorio aperto in continua evoluzione, Anagoor è una delle realtà più originali e rigorose della scena contemporanea, creatrice di un “teatro in perenne tensione tra la balbuzie della barbarie e lo splendore del neoclassico” come sintetizza la stessa compagnia veneta fondata da Simone Derai e Marco Menegoni, che dalla sua nascita nel 2000 porta avanti un’estetica densamente iconica, in cui le performing arts dialogano incessantemente con la dimensione ipermediale.

In questa nuova creazione, Anagoor guida gli allievi dell'Accademia Teatrale Carlo Goldoni, immergendoli in un'esperienza che unisce rito, poesia e teatro. Corpo e psiche, danza e musica.
Baccanti è il punto di arrivo di un triennio dedicato allo studio delle seguaci del culto di Dioniso, dio dell’ebbrezza, della fecondità della Natura e della trasformazione, quindi del teatro.
Partendo dalla ricerca sullo stato di trance come strumento poetico e scenico, mutando il bosco risvegliato dalla primavera dell’opera di Euripide in un oscuro sabba/rave notturno, lo spettacolo di Anagoor indaga il senso di identità e di appartenenza: “Le Baccanti, sospese tra estasi e sovversione, si fanno portatrici di un’esperienza collettiva in cui i confini tra umano e divino si dissolvono. La loro non è solo celebrazione dell’alterità, ma un atto di trasformazione capace di mettere in discussione convenzioni sociali e strutture di potere” si legge nelle note di regia.

In questa prospettiva, il teatro è spazio di elezione di un rito di iniziazione, in cui l'esperienza estetica è un incantesimo che attiva processi di trasformazione. Tra luci strobo e musica ad alto volume, la creazione del collettivo è un’audace esortazione ad abbandonarsi al dionisiaco, per uscire dalla fortezza della propria individualità e, abbracciando l’alterità, fondare una nuova comunità in armonia con la Natura. Una comunità eversiva rispetto all’ordine costituito.
Anagoor traduce così il Mito antico in una visione contemporanea che interroga il nostro presente. “Questo nostro Baccanti è dunque una pratica magica curativa per un mondo malato ed arido, terra devastata e sprecata, che transita per una primavera di rabbia, furia e maledizioni, una protesta che chiede di ritrovare ciò che è andato perduto nella pretesa dell'identità, nella follia della supremazia che trascina ogni esperienza politica al fallimento”.

Prima del debutto, sabato 18 ottobre alle 18 a Palazzo Cordellina si terrà l’ultimo appuntamento con Parlamenti d’Autunno, il ciclo di incontri che affronta le differenti forme in cui si riconfigura l’idea di “classico” attraverso i linguaggi del contemporaneo, curato da Marco Sciotto e sviluppato in parallelo agli spettacoli.
Ospite di questo ultimo incontro sarà uno degli scrittori più radicali e importanti della letteratura contemporanea italiana: Antonio Moresco.
Un’occasione preziosa per ragionare sulle possibilità della scrittura di farsi incontro incendiario con il passato per attraversare il presente e prefigurare il futuro nel modo più profondo; sulle modalità con cui la parola – anche nel suo declinarsi in testi per la pagina, per il teatro o per il cinema – è in grado ancora di porsi come trance per un oltrepassamento del visibile, verso uno sfondamento di piani e di mondi capace di dirci ancora qualcosa di verticale e potente sul reale che viviamo. L’opportunità di ascoltare e confrontarsi con una delle voci più rilevanti del mondo letterario italiano, che conserva in sé un’idea di letteratura antica e ormai sempre più rara e che, come pochissimi altri, ha da sempre ingaggiato un corpo a corpo bruciante con i cosiddetti classici – da Leopardi a Melville, da Emily Dickinson a Kafka, da Cervantes a Virginia Woolf –, in una relazione viva che si manifesta in un vero e proprio dialogo, in una compresenza paradossale che forza i tempi, i generi e gli steccati angusti in cui si vuole circoscrivere l’arte letteraria oggi.
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Lo spettacolo
Baccanti
di Euripide
traduzione e collaborazione drammaturgica Davide Susanetti
adattamento, sovrascritture e contagi Simone Derai
altre muse Mary Oliver, Hildegard Von Bingen, Joseph Beuys
un progetto di Anagoor per il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
regia Simone Derai
assistenza e cura del progetto Marco Menegoni
con Chiara Antenucci, Laura Maria Babaian, Mosè Bächtold, Pietro Begnardi, Gaia Capelli, Daniele Capitani, Greta Nola, Luca Passera, Margherita Russo, Margherita Scotti e con Michele Tonicello
musica e sound design Mauro Martinuz
luci Eva Bruno, Simone Derai
costumi Lauretta Salvagnin, Simone Derai
scene Alberto Nonnato, Simone Derai
aiuto regia Michele Tonicello
assistente al movimento Piero Ramella
assistente e conduzione canora Emanuela Guizzon
produzione TSV – Teatro Nazionale
si ringrazia per la preziosa collaborazione Lanifico Paoletti, Carocci editore
Lo spettacolo è stato realizzato nell’ambito del Progetto Accademia Teatrale Carlo Goldoni è parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).
durata: 2h, senza intervallo
Lo spettacolo prevede l’uso di luci stroboscopiche e musica a volumi alti.
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