L’omaggio ad Ado Furlan a 120 anni dalla nascita: la memori degli amici e le sculture mai finite
Un percorso espositivo, che terminerà a novembre, celebra lo scultore friulano a 120 anni dalla nascita. La prima tappa è la mostra a Pordenone. Fra gli artisti coinvolti Eugenio Polesello del quale vengono resi noti alcuni pastelli e l’incisore Giovanni Giuliani

È stato uno dei protagonisti della scultura friulana del Novecento, con i suoi ritratti e bronzetti e con la sua importante attività monumentale. La sua regione lo celebra in un percorso espositivo iniziato a maggio e che terminerà a novembre 2025. Stiamo parlando di Ado Furlan, l’artista pordenonese, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, che ha segnato il Novecento friulano, e che ebbe un ruolo significativo anche a livello nazionale, grazie alla sua partecipazione a eventi cruciali per l’arte italiana tra gli Anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.
Il progetto
A centoventi anni dalla nascita, la Fondazione Ado Furlan, istituita proprio per promuovere la conoscenza della sua opera, e presieduta dalla figlia, la storica dell’arte Caterina Furlan, gli rende omaggio con “1905-2025 Ado Furlan scultore tra Pordenone e Spilimbergo”, un programma articolato che si sviluppa tra Pordenone, suo luogo di nascita, e Spilimbergo, dove ha trascorso gli ultimi anni di vita.
La prima tappa è proprio a Pordenone, negli spazi di Casa Furlan, con “Lo scultore e gli amici del Nord Est”, che rimarrà visitabile fino al 12 luglio (via Mazzini 51-53; orario: da martedì a venerdì 17-19.30, sabato 10-12.30 e 17-19.30).
Gli amici artisti
La mostra si propone di far conoscere al pubblico dipinti, disegni e stampe di alcuni amici artisti friulani e veneti con i quali Ado Furlan fu in particolare sintonia. Tra questi emergono le figure del pittore pordenonese Eugenio Polesello, del quale vengono resi noti alcuni pastelli risalenti agli anni Venti del Novecento e dell’incisore Giovanni Giuliani che, titolare per oltre un trentennio della cattedra di Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, gli fu compagno in occasione della sua prima mostra romana (1940).
Un’altra presenza importante è quella del pittore tarcentino Giovanni Toffolo, noto come Anzil, di cui si presentano per la prima volta alcuni dipinti che si possono annoverare tra i più suggestivi da lui realizzati nel corso degli Anni Quaranta. La rassegna è completata da alcuni bozzetti realizzati con Antonio Carestiato in occasione del concorso per il Tempio Ossario di Udine e da un gruppo di opere del pittore e fotografo sanvitese Italo Michieli, che ebbe con l’amico scultore un rapporto molto stretto e prolungato nel tempo.
In autunno
Il programma di “1905-2025 Ado Furlan scultore tra Pordenone e Spilimbergo” proseguirà poi, dal 4 ottobre al 15 novembre, sempre negli spazi di via Mazzini a Pordenone, con “Una famiglia, una casa, una strada”, mentre il cuore delle celebrazioni sarà “Le sculture ultime”, organizzata in collaborazione con il Comune di Spilimbergo e ospitata negli spazi di Palazzo Tadea, in Castello, dal 27 settembre al 16 novembre.

Per la prima volta, si potranno ammirare le opere alle quali Furlan stava lavorando prima di morire. La mostra sarà corredata di un catalogo curato da Caterina Furlan e pubblicato da Forum Editrice Universitaria Udinese. Farà da corollario alle iniziative la permanente “Percorsi nella scultura italiana”, sempre negli spazi di Palazzo Tadea. In omaggio agli interessi musicali di Ado Furlan, le manifestazioni si concluderanno il 16 novembre, alle 18, con un concerto del pianista Alessandro Del Gobbo (Spilimbergo, Palazzo Tadea). —
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