Uragano in Croazia e Slovenia: 5 vittime del maltempo

Nella capitale croata i venti hanno toccato i 180 Km/h. Strage di alberi. Case e capannoni scoperchiati. Allarme rosso a Bled
Mauro Manzin
Un’immagine della devastazione lasciata dall’uragano in un paesino della Slavonia. jutarnji.hr
Un’immagine della devastazione lasciata dall’uragano in un paesino della Slavonia. jutarnji.hr

ZAGABRIA «Chi evocava «la fine del mondo», chi l’ha chiamata «l’Armageddon di tutte le tempeste». In Croazia, ma anche in Slovenia violenti nubifragi accompagnati da fortissime raffiche di vento - a Zagabria si sono toccati i 180Km/h con i pali della luce piegati a 90° come fuscelli – hanno causato in poco più di mezz’ora milioni di euro di danni, lasciando dietro di sè case scoperchiate, alberi caduti, a decine di automobili distrutte e migliaia di chiamate a vigili del fuoco e croce rossa.

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Una casa con il tetto scoperchiato dopo il passaggio dell’uragano

Purtroppo ci sono da segnalare anche vittime: una in Slovenia. Due persone passeggiavano nel parco vicino a Villa Bled sull’omonimo lago quando un albero è improvvisamente caduto uccidendo uno straniero di 32 anni. Fortunatamente illesa l’altra persona. La caduta di alberi è la causa della morte anche di un pedone di 50 anni e di un automobilista di 48 nella capitale croata. Morto in Slavonia un quarantenne anche lui perché un albero si è schiantato sulla sua auto. Tra le vittime c’è anche un vigile de fuoco travolto durante i lavori di smassamento di un crollo nella contea di Vukovar-Srem.

Le conseguenze della tempesta sono chiaramente visibili per le strade di Zagabria anche ieri, mentre i servizi di emergenza stavano ancora rimuovendo alberi caduti e rami spezzati e riparando tetti e camini. Al mattino i soccorritori avevano effettuato 1.507 interventi, ai quali hanno partecipato 3.865 vigili del fuoco con 1.604 mezzi. Allagato il pronto soccorso di un ospedale a Zagabria. Praticamente distrutto il cimitero Mirogoj della capitale. «Abbiamo a che fare con condizioni meteorologiche che non abbiamo mai visto prima», ha annunciato ieri il sindaco di Zagabria Tomislav Tomašević dopo un incontro con i vigili del fuoco. Tutti i servizi comunali competenti sono sul campo e l'amministrazione comunale di Zagabria ha anche emesso un avvertimento ai residenti della città di non rimanere nei parchi fino a quando gli alberi e i rami rotti e danneggiati non saranno rimossi. Secondo il sindaco Tomašević, l'entità dei danni materiali sarà determinata per diverse settimane, mentre il primo ministro croato Andrej Plenković ha promesso l'aiuto dello Stato per riparare i danni. La tempesta si è spostata dalla Slovenia verso Zagabria a 70 chilometri all'ora e ha raggiunto Zagabria in un'ora e mezza, ha sottolineato il metereologo Krunoslav Mikec mercoledì sera. Da Zagabria si è spostata verso la zona di Karlovac e la Slavonia, e infine verso la Serbia e la Bosnia ed Erzegovina.

Tornando in Slovenia e a Bled, una delle aree più colpite, poteva finire tragicamente per le persone che sono state colte impreparate dalla tempesta mentre nuotavano nel lago. I vigili del fuoco e sommozzatori hanno soccorso due bagnanti e tre persone. Il sindaco di Bled, Anton Mežan , ha aggiunto che stavano cercando da tempo anche quattro persone, che poi hanno raggiunto la costa da sole. Un pescatore ha salvato un bambino che stava annegando e che era caduto in acqua dal barchino su cui stava con sua madre.

Circa 90 persone tra cui 35 ipovedenti o ciechi sono rimasti intrappolati nella baita a Krma prima di essere raggiunti di soccorritori. Soccorritori che hanno avuto un gran lavoro dul Monte Triglav, la vetta più alta della Slovenia. Qui una donna è caduta per il forte vento ed è stata elitrasportata in ospedale. A Mozir due persone sono rimaste ferite da un fulmine. Nel porto di Capodistria la nave da carico Maersk Houston di 353 metri si è staccata dall’ormeggio. La poppa iniziava a spostarsi verso il terminal passeggeri. La nave ha calato l'ancora e acceso i motori per evitare il peggio. Poi l'hanno rimorchiata e nuovamente ormeggiata a terra.

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