Spalato, ritornano i finti allarmi bomba: evacuati i due edifici dei tribunali cittadini
Artificieri e unità cinofile in azione per oltre due ore negli edifici dopo una telefonata che avvisava della presenza di ordigni

SPALATO Gli allarmi bomba sono risultati ben presto essere falsi, ma ancora una volta hanno portato scompiglio e costretto decine e decine di persone a uscire all’aperto interrompendo l’attività. È successo a Spalato, nelle sedi dei Tribunali comunale e regionale. Intorno alle 9.10 ai due tribunali è arrivata una telefonata: era una voce femminile che avvisava della presenza di ordigni esplosivi negli ambienti. Immediato l’intervento della polizia, che ha fatto evacuare ovviamente entrambi gli immobili - situati in punti diversi della città - mentre le squadre degli artificieri entravano in azione. Sul posto anche delle unità cinofile addestrate all’individuazione di ordigni. L’attività di perlustrazione dei locali si è protratta per oltre due ore, ma non è stata trovata alcuna bomba. Aperta una indagine per risalire agli autori della telefonata.
Come detto, quello di giovedì a Spalato non è l’unico caso di falso allarme che si sia verificato: nell’ultimo periodo se ne sono susseguiti diversi, e in tutti i casi la polizia è riuscita a individuarne gli autori. Si tratta del resto di un fenomeno da qualche tempo diffuso in più aree della Croazia. La data del 5 dicembre 2022, per esempio, verrà ricordata come quella dei falsi allarmi che si erano attivati in quasi tutto il Paese, per la precisione in 16 delle 20 regioni complessive, tra le quali l'Istria e la Litoraneo montana. Il caso più clamoroso era stato quello del falso allarme scattato alla Corte suprema della Croazia, nella capitale Zagabria, proprio mentre era in corso un incontro con alcuni magistrati arrivati dall'Ucraina.
Oltre ai palazzi della giustizia, gli obiettivi preferiti da chi attiva i falsi allarmi in Croazia sono i centri commerciali. Nel giugno dello scorso anno alla polizia di Zagabria erano arrivati ben 11 allarmi relativi a ordigni collocati in altrettanti centri commerciali della capitale croata. Una segnalazione fatta tramite mail da un account russo recitava testualmente in corretta lingua croata: «Io sono nato per uccidere e voi morirete tutti».
Allarmi sinora sempre rivelatisi falsi, fatto sta che ogni volta si procede comunque all’evacuazione degli edifici interessati. Da segnalare ancora che gli allarmi fin dall’anno scorso si sono susseguiti di frequente in più Paesi balcanici, dalla Serbia - dove anche molte scuole sonostate nel mirino - alla Bosnia alla Macedonia del Nord e appunto alla Croazia.
Il falso allarme bomba è considerato in Croazia un reato che prevede condanne detentive che arrivano fino a tre anni per chi sia riconosciuto colpevole. Come spiegano gli investigatori, l’individuazione degli autori dipende dagli strumenti di comunicazione usati e dalla collaborazione con la polizia di altri Paesi, nel caso di segnalazioni arrivate dall'estero.
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