Sondaggio in Serbia, la “Lista degli studenti” batte Vučić con Djoković come possibile leader

Indignados al 54,8% dei consensi, il presidente poco sopra il 42%. Ma i media governativi vanno al contrattacco. Tra i papabili candidati emergono anche i nomi dell’ex campione di basket Bodiroga, e l’ex calciatore del Manchester United Vidić

Stefano Giantin
Novak Djokovic
Novak Djokovic

Gli elettori vanno alle urne e tracciano una “X” sul simbolo di un partito nuovo, nato dal basso, che all’inizio pareva non avere alcuna speranza di vittoria. E così riescono a mandare a casa, dopo più di un decennio, una classe politica giudicata colpevole di tutti i mali del Paese.

Nella Serbia scossa da mesi di proteste dopo la tragedia di Novi Sad, stanno destando larga eco due sondaggi di opinione, organizzati per tastare il polso a una popolazione ancora scossa dal crollo della pensilina alla stazione, dai 16 morti, dalle infinite manifestazioni di protesta.

La protesta serba cerca candidati: gli studenti puntano alle elezioni
La redazione
Un momento della mobilitazione popolare nelle strade di Belgrado

Protesta che, secondo i sondaggi, avrebbe portato a un mutamento nelle preferenze di voto dei serbi.

Il quadro è stato descritto da un’indagine dell’agenzia Sprint Insight, che ha svelato, sulla base di un campione di quasi 1.500 persone, che se si votasse oggi, il Parlamento avrebbe un nuovo “padrone”. È la cosiddetta “Lista degli studenti”, movimento ispirato appunto dai giovani indignados che per mesi hanno occupato scuole e università e che ora stanno alacremente lavorando per trovare candidati indipendenti, in tutte le fasce della società, da professori a ricercatori, passando per impiegati e agricoltori, da candidare alle elezioni, preferibilmente anticipate. Lista che, secondo la ricerca di Sprint Insight, otterrebbe alle urne nientemeno che la maggioranza assoluta, conquistando addirittura il 54,8% dei consensi.

Dopo le manifestazioni in Serbia consenso in caduta per il presidente Vučić
La redazione
La grande manifestazione a Belgrado del 15 marzo scorso

E il Partito progressista (Sns) di Aleksandar Vučić, da più di un decennio dominus della vita politica? Presentandosi alle elezioni in coalizione con i tradizionali alleati del Partito socialista (Sps) e con la destra dei Zavetnici si fermerebbe poco sopra al 42,1%. Vučić avrebbe davanti un destino segnato: se alle urne si presentasse anche un listone unico delle attuali opposizioni, solo il 10,2% dei serbi lo sceglierebbe, mentre un 45,9% andrebbe al partito degli studenti, con Vučić al 41,4%.

Proteste a Belgrado, il super tennista Djokovic si schiera a fianco degli studenti
La redazione
La star del tennis mondiale Novak Djokovic

Lista degli studenti che dovrebbe includere anche personalità famose, hanno suggerito gli intervistati.

Tra i nomi più quotati per spingere ancora più in alto il movimento degli studenti, quello del tennista Novak Djoković, che più volte si è speso a favore delle proteste, ma ben visti sono anche l’ex campione di basket Dejan Bodiroga, in gioventù stella della Stefanel Trieste, e l’ex calciatore del Manchester United Nemanja Vidić.

Come leggere il sondaggio? Come una menzogna colossale, hanno reagito Tv e tabloid filogovernativi, mentre Vučić ha screditato l’agenzia Sprint Insight, che avrebbe «un solo impiegato». Il presidente si è poi ironicamente detto «sorpreso» che l’Sns sia stato accreditato «addirittura» al 42% circa da una società che sarebbe nient’altro che espressione dei cosiddetti “blokaderi”, così vengono chiamati in maniera dispregiativi gli studenti e i manifestanti che bloccano università e strade. Il sondaggio «ha fatto male in qualche modo» alle autorità al potere, ma «in Serbia veramente sta avvenendo un grande cambiamento» delle opinioni politiche, ha replicato Dušan Milenković, uno degli autori dello studio.

E a dargli in parte ragione è arrivato un altro sondaggio, prodotto da una delle riviste politiche conservatrici più autorevoli a Belgrado, Nova srpska politička misao (Nspm). Che ha svelato che oggi il 42% dei serbi non sosterrebbe più Vučić, che manterrebbe solo un 32% di consensi, ma al voto l’Sns potrebbe riservare sorprese, dato che il suo elettorato rimane comunque più “obbediente” e organizzato. —

Riproduzione riservata © il Nord Est