Il nuovo ponte fa salire i prezzi: a Sabbioncello le case a +20%

Spinta dopo solo un mese anche al turismo dell’isola di Curzola che ora è molto più vicina

Andrea Marsanich

RAGUSA È stato dirompente l’impatto che il ponte di Sabbioncello, inaugurato poco più di un mese fa, ha avuto su quest’area della Dalmazia meridionale. La gigantesca struttura, lunga 2. 404 metri, è stata finora attraversata da quasi mezzo milione di veicoli, il prezzo degli immobili è schizzato verso l’alto e probabilmente l’isola di Curzola (Korcula in croato) e il suo omonimo capoluogo sono diventate le destinazioni maggiormente frequentate in Croazia.

Non appena il progetto del ponte aveva cominciato ad assumere sembianze concrete, parliamo del 2017, il costo di case, appartamenti e terreni edificabili ha preso a galoppare, senza più arrestarsi. Attualmente un metro quadrato di lotto edificabile varia tra i 250 e gli 800 euro, per una lievitazione del 20% nei riguardi di tre anni orsono. Le destinazioni che maggiormente stimolano gli appetiti riguardano Curzola città, Vallegrande (Vela Luka) e Lombarda (Lumbarda), dove però la domanda supera e di molto l’offerta. Non si scherza neanche nella penisola di Sabbioncello. A Rosario (Viganj), tra i posti maggiormente frequentati in Croazia dagli amanti del windsurf (il mare in bonaccia qui è un evento raro), un alloggio di 103 metri quadrati viene offerto al prezzo di 450 mila euro, ben 4. 369 euro il mq. In località Sabbioncello (Orebic) si trova sul mercato una casa edificata nel 1830 e di 85 metri quadrati di superficie. Per acquistarla vanno spesi 85 mila euro. A Lovište, per un appartamento di 42 mq vanno sborsati 85 mila euro.

Sono prezzi impensabili fino a pochi anni fa. I potenziali acquirenti prediligono gli immobili in riva al mare e in zone isolate, condizioni che le agenzie immobiliari stentano a soddisfare.

C’è infatti troppa richiesta, un boom generato dall’apertura del gigante dalmata, costruito dalla China Road And Bridge Corporation, grazie ai 357 milioni di euro a fondo perduto stanziati da Bruxelles. L’effetto ponte ha avuto conseguenze positive e negative specialmente per la piccola Venezia, come viene definita la città di Curzola. Se prima c’erano tanti turisti, ora sono tantissimi, anzi troppi, come ammesso anche dalla popolazione locale.

Ristoranti, bar e night club sono pieni, i negozi pure, i guadagni risultano considerevoli, ma questo turismo di massa – scrivono i media dalmati – è una vera e propria esagerazione, che vede Curzola diventata non più vivibile durante i mesi estivi. Non potrebbe andare comunque diversamente poiché il ponte ha permesso di scavalcare il corridoio bosniaco – erzegovese di Neum, evitando i valichi di confine.

Ora il viaggio tra Spalato e la penisola di Sabbioncello dura circa quaranta minuti, molti di meno rispetto a prima, quando non sapevi a quanto sarebbero ammontati i tempi d’attesa ai valichi di Neum. —

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