Vertice delle Autorità portuali il ministero in cerca di candidati

Il nodo della successione di Zeno D’Agostino a Trieste. Le ipotesi Gurrieri, Torbianelli e Seganti

Diego D'Amelio

«Nei prossimi mesi occorrerà procedere al rinnovo degli organi di vertice delle Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale; Mare Adriatico meridionale; Mar Ligure occidentale; Mar Ligure orientale; Mar Tirreno centro-settentrionale; Mare di Sicilia occidentale; dello Stretto; Mare Ionio; Mare Adriatico centro-settentrionale». Comincia con queste parole il bando con cui il ministero delle Infrastrutture ha lanciato la raccolta di manifestazioni di interesse ai manager interessati a candidarsi alla guida di una delle nove Autorità portuali già scadute o in scadenza. È lo start dell’iter che porterà Governo e Regione a individuare la figura chiamata a guidare il porto di Trieste e Monfalcone dopo Zeno D’Agostino.

Oggi l’Autorità portuale del Mare Adriatico orientale è affidata al commissario straordinario Vittorio Torbianelli, il cui mandato è cominciato con l’incognita della durata. Operatori privati e soggetti pubblici si sono divisi tra chi prevedeva un commissariamento lungo e chi propendeva per tempi più brevi, ma la mossa del ministero lascia intendere che la partita dovrebbe essere risolta nei primi mesi del 2025. Forse non a caso il bando esce in concomitanza alle dimissioni del governatore della Liguria Giovanni Toti, con la probabile intenzione di Roma di risolvere il nodo di Genova prima delle elezioni regionali. Prende così sempre più corpo l’ipotesi che le nomine arrivino prima e non dopo la riforma della portualità più volte annunciata dal viceministro Edoardo Rixi.

Il primo passo si è compiuto intanto con la pubblicazione del bando. Due pagine per chiamare i candidati a presentare il curriculum per assumere «in via esclusiva» (finora erano permesse anche altre attività professionali) la presidenza di una delle Autorità in scadenza. Gli aspiranti dovranno allegare una relazione motivazionale contenente profilo, competenze trasversali, rete di relazioni e aspirazioni.

Va specificato che la procedura ministeriale non prevede concorso e non vincolerà il governo nella scelta dei presidenti. Come chiarisce il bando, infatti, «non è prevista alcuna procedura selettiva, non verrà redatta alcuna graduatoria né sarà reso pubblico l’elenco di coloro che avranno presentato il curriculum». Si tratta soltanto di un modo di raccogliere le candidature, che verranno scremate fino alla nomina politica. Il sistema di selezione prevede che la scelta ricada su cittadini Ue «aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale». Formula che mette potenzialmente al sicuro dall’arrivo di figure con scarsa preparazione tecnica.

Nel caso di Trieste, la nomina spetterà al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ma sarà necessaria l’intesa con il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, in un allineamento politico-istituzionale che corre lungo l’asse leghista. Da valutare tuttavia quale sarà all’interno della coalizione di governo il peso dell’azionista di maggioranza Fratelli d’Italia, quanto peseranno le volontà dei partiti e se ci saranno logiche di spartizione basate sul colore politico della Regione di competenza. Il bando scade il 10 settembre, ma è probabile che i giochi comincino a fine anno.

Impossibile per ora lanciarsi nel toto nomi. Alcune certezze tuttavia ci sono. La prima è che l’uscente D’Agostino non presenterà candidatura per la guida di un’altra Autorità. Quanto alle figure di vertice attualmente in sella a Trieste, sia il commissario ed ex segretario generale Torbianelli che il segretario generale facente funzione e ad della società ferroviaria Alpe Adria Antonio Gurrieri potrebbero inviare il curriculum a Roma. Gurrieri è considerato vicino al centrodestra e ha già tentato la corsa alla presidenza di Trieste, venendo superato a suo tempo proprio da D’Agostino. Torbianelli viene invece dall’area di centrosinistra ma potrebbe ugualmente giocare le sue carte per il porto giuliano o per altri scali.

C’è da chiedersi inoltre se presenterà candidatura Federica Seganti, appena riconfermata alla guida della finanziaria regionale Friulia, componente del cda di Eni, militante leghista della prima ora e gradita a Fedriga, Salvini e al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Da escludere l’ex sindaca di Monfalcone Anna Cisint, considerata interessata al ruolo ma appena salita alla ribalta del Parlamento europeo. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © il Nord Est