«Un piano di promozione cooperativa per una società più equa ed inclusiva»

La proposta di Legacoop Fvg, 200 coop associate con 200 mila soci e 16 mila addetti, all’assemblea di San Vito

E.d.g.

Un valore della produzione che, nel 2023, ha sfiorato i 2 miliardi di euro, realizzato da circa 200 società cooperative composte da oltre 200 mila soci e 16 mila addetti. Sono i numeri di Legacoop Fvg presentati ieri all'assemblea ordinaria dell’associazione che raccoglie le più grandi imprese cooperative della regione, e svoltasi a San Vito al Tagliamento, Dopo i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin e del sindaco della città, Alberto Bervava, è stata Michela Vogrig a riassumere le principali tendenze del mondo cooperativo che vede «decisamente in crescita - ha sottolineato - il settore dei servizi, il primo settore della nostra associazione, tra l’altro in coerenza con il trend regionale. Crescono molto anche le cooperative sociali e soprattutto quelle dei settori di turismo e cultura e in crescita è anche il settore del consumo, con grandi realtà come Coop Alleanza 3. 0 e Conad che hanno chiuso col segno più i rispettivi bilanci».

Marco Riboli e Michela Vogrig, rispettivamente vicepresidente e presidente di Legacoop Fvg
Marco Riboli e Michela Vogrig, rispettivamente vicepresidente e presidente di Legacoop Fvg

Per Vogrig la sfida, «di fronte all’evidente calo del numero di imprese, sarà inevitabilmente determinata dalla capacità di promuovere nuova cooperazione. Dai workers buyout alle cooperative di comunità, dalle comunità energetiche rinnovabili alla cooperazione tra lavoratori autonomi, oltre ad una maggiore presenza in settori strategici quali l’agricoltura e l’industria, al supporto competente a start-up per intercettare ibridazioni imprenditoriali, imprese sociali, reti e filiere».

Serve, secondo la presidente di Legacoop Fvg «un piano di promozione cooperativa che abbia come orizzonte una strategia multilivello in grado di valorizzare idee, progetti e visioni che favorisca l’inter-generazionalità, creando uno spazio reale per i giovani all’interno delle nostre organizzazioni. Dobbiamo far crescere nuova cooperazione in settori strategici, come ad esempio quelli ad alta tecnologia, ma anche forme ibride in grado di aprire opportunità sui territori. Ne sono un buon esempio la cooperativa Part-Energy, apripista a livello nazionale e modello distintivo per le Cer, così come la Polisportiva San Vito». Vogrig ha quindi citato lo sviluppo di progetti di filiera «che guardino ai luoghi e alle persone, come nel caso della filiera del Pane di Grano Tenero Friulano sviluppato con Alleanza 3. 0, la Filiera Qualità Fvg finalizzata alla ristorazione collettiva, ma anche i negozi di vicinato come per il progetto di Pan Coop. In una regione i cui trend demografi ci sono sempre più drammatici la cooperazione può offrire alle fasce più anziane soluzioni abitative per una vita indipendente prevenendo forme di istituzionalizzazione come ha fatto la Itaca con il progetto Cjase me o Acli con Casa Egidio».

Il presidente del Consiglio regionale Fvg Mauro Bordin e la presidente di Legacoop Fvg Michela Vogrig
Il presidente del Consiglio regionale Fvg Mauro Bordin e la presidente di Legacoop Fvg Michela Vogrig

Rispetto ai temi del lavoro, dei divari sociali e dell’inclusione, citando il recente drammatico episodio, che ha portato alla morte di Satnam Singh, il bracciante indiano abbandonato a Latina davanti alla sua casa con il braccio tranciato, «esito di una spregiudicata e inumana ricerca del profitto – ha denunciato Vogrig –, come associazioni cooperative abbiamo chiesto alle parti sindacali di condividere e rafforzare con iniziative, strumenti di monitoraggio e controllo azioni di contrasto a qualsiasi forma di sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori. Dobbiamo coltivare l’idea di una società più giusta, contrastare le disuguaglianze, rimettere al centro le aree interne, le periferie urbane, offrire maggiori tutele e opportunità ai giovani, alle donne, ai migranti e a coloro che si trovano in condizione di particolare di fragilità. Se le diseguaglianze sono sempre più strutturali e pervasive – ha concluso – il mondo della cooperazione deve essere capace di offrire percorsi inclusivi, dignitosi, equi, favorendo contesti di buon lavoro agendo in modo corresponsabile insieme a una pubblica amministrazione e alle altre parti sociali».

A chiusura dell’assemblea la tavola rotonda su sport e cooperazione che ha visto protagonisti Giorgio Brandolin, presidente Coni Fvg, Enzo Dall’Osto, vicepresidente del Comitato regionale Uisp Aps, Emanuele Giassi, Direzione Centrale Cultura e Sport Regione Fvg, Marco Mingrone, responsabile Ufficio Legislativo di Legacoop nazionale, Alberto Rigotto, direttore amministrativo Udinese Calcio Spa, Giovanni Raggi, presidente Cooperativa Polisportiva San Vito e la presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig.e.d.g.

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