Trento: 80 milioni per la Meccatronica Valley

Uno spazio comune dove produrre, fare ricerca e sperimentare prodotti e processi innovativi grazie all'interazione tra meccanica, elettronica e informatica. Oltre 17mila metri quadri di spazi produttivi modulari, 70 mila mquadri disponibili per nuovi insediamenti, due scuole professionali e tecniche, un corso di laurea, un acceleratore industriale, centri di ricerca pubblici e privati.
Si tratta del Polo Meccatronica di Rovereto, la scommessa, e la sfida, su cui la Provincia autonoma di Trento sta investendo oltre 80 milioni di euro presentato alla stampa a Milano da Trentino Sviluppo, l'agenzia della Provincia per lo sviluppo sostenibile del sistema trentino.
Nell'hub di Rovereto sono già presenti grandi aziende come Bonfiglioli, Ducati Energia, Dana e Carl Zeiss, ma anche una quindicina di startup innovative e Industrio Ventures, il primo 'acceleratore' hardware d'Italia.
"Impresa, innovazione e formazione, questo è l'intreccio virtuoso su cui si regge l'idea del Polo Meccanotronica", che genererà 400 nuovi posti di lavoro (di cui solo 100 per la fabbrica trentina di Bonfiglioli che vedrà la luce entro il 2018), ha affermato l'assessore allo Sviluppo Economico della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi.
"Vogliamo che il Polo Meccatronica cammini con tre gambe. Accanto alle imprese in parte già presenti nel Polo e in parte nuove, attratte in Trentino proprio da questo progetto, entro questi spazi opereranno centri di ricerca, sia pubblici sia privati, due istituti scolastici con 1.500 studenti e un'importante presenza dell'Universita'. Vogliamo creare un clima di condivisione perchè diventi un distretto di eccellenza", ha rilevato Olivi, sottolineando i contatti "con altri importanti attori del panorama produttivo italiano ed estero" e la possibilita' "di siglare presto nuovi accordi per ampliare il numero delle imprese insediate".
In corso anche colloqui con il Centro ricerche del gruppo Fca di Trento per un possibile spostamento a Rovereto. Il polo Meccanotronica.
Questa sorta di parco tecnologico per far interagire studenti, imprese e pubblico e che punta a creare un nuovo modello di relazione ha trovato spazio in un luogo dove dal 1925 operava un cotonificio che Pirelli utilizzava per produrre filati di cotone e tessuti per la costruzione di cavi elettrici e pneumatici. Dal 1982 l'azienda aveva però deciso di delocalizzare quel prodotto e le istituzioni pubbliche, racconta Olivi, lo acquistarono "per farlo diventare qualcosa di utile per il tessuto economico trentino e dai quei capannoni ristrutturati a metà degli Anni '80 nacque il primo Business Innovation Centre trentino (Bic), uno spazio dove le imprese innovative possono trovare moduli produttivi attrezzati, pronti all'uso e a condizioni agevolate".
Dal Polo tecnologico si è passati al Polo Meccatronica, una delle quattro 'smart specialization' (le altre tre sono tecnologie green, agrifood e qualita' della vita, a cui fanno capo turismo, sanita' e servizi per il benessere ndr) su cui la Provincia autonoma del Trentino, su invito dell'Europa, ha deciso di focalizzare gli investimenti nei prossimi anni.
Il nuovo hub Meccanotronica ha inaugurato nel dicembre 2013 il nuovo edifico produttivo a cui sono stati destinati investimenti per 20 milioni, mentre i lavori per la realizzazione dei laboratori (24 milioni di euro gli investimenti) sono stati appaltati lo scorso gennaio e ai due nuovi edifici del polo scolastico andranno a partire dal 2018 circa 36,5 milioni di euro.
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