Sappada al Friuli Venezia Giulia. C'è il "sì" ma servono 500mila euro

Il parere favorevole è già stato inserito nell’ordine del giorno di giovedi 29 ottobre della V Commissione Bilancio del Senato ma è condizionato alla copertura finanziaria degli oneri legati al provvedimento

SAPPADA. Da impasse a possibile vincita della posta in palio. La situazione di Sappada legata al suo passaggio dal Veneto al Friuli Venezia Giulia potrebbe affrontare un percorso meno tortuoso rispetto a quanto visto finora. Nell’ordine del giorno di giovedi 29 ottobre della V Commissione Bilancio del Senato, infatti, è stata inserita la comunicazione al Comune dolomitico di un parere favorevole condizionato grazie al quale verrebbe confermata la fattibilità del cambio di regione, avanzata con le proposte di legge unificate 951 e 1082. «Trasferimento che implicherebbe una copertura finanziaria effettiva di 500 mila euro» ha precisato Silvana Comaroli, senatrice della Lega e segretaria della Commissione Bilancio.

Il reperimento della somma sarà poi stabilito da un subemendamento, prendendo spunto dai testi che sono stati presentati in I Commissione Affari costituzionali e che attendono di essere discussi. Al momento l’emendamento di riferimento è quello avanzato il 22 ottobre dalla senatrice Patrizia Bisinella (Misto) e che quantifica in 705 mila euro gli oneri conseguenti al provvedimento. Con le detrazioni si scende agli effettivi 500 mila. Tornando al parere, questo, potrebbe subire, complice la trattazione del bilancio, un nuovo spostamento (era stato previsto per martedì) ma la cosa in sé non è un problema. Lo scoglio più ostico, ovvero la presentazione di una relazione tecnica da parte del Mef e la valutazione della copertura finanziaria, è stato ampiamento superato.

I lavori della Commissione Affari costituzionali non sono stati ancora calendarizzati, ma l’iter è chiaro: affrontata la questione dei subemendamenti, si procederà con la votazione affinché il testo venga “promosso” a sede legislativa, evitando così il passaggio in Aula. A quel punto il testo approderà alla Camera dove l’iter legislativo ripartirà. Vero è che non si temono stravolgimenti al testo ma qualche dubbio sulla tempistica rimane, alla luce di ciò che si è visto finora. La Comaroli però tranquillizza: «I tempi saranno molto più rapidi perché il grosso della discussione è stato svolto. Volendo, una volta arrivato a Montecitorio, il testo potrebbe essere esaminato e approvato in una settimana». Nel frattempo a Sappada, per la prima volta, il Comitato per il passaggio al Friuli Venezia Giulia si astiene dal rilasciare dichiarazioni, preferendo aspettare l’evoluzione dei fatti. Una scelta che è frutto, molto probabilmente, della prolungata attesa. Partita da quel 2008 in cui la città, con un referendum, si è pronunciata e ha affidato a due proposte di legge la propria volontà.

Così l’europarlamentare Pd Isabella De Monte, depositaria del ddl 951: «Finalmente una buona notizia, una svolta attesa da tempo dai cittadini di Sappada, per la quale ci siamo battuti con forza. L’iter non è finito ed è certamente ancora lungo – ha precisato - ma la notizia del parere favorevole condizionato atteso in commissione Bilancio al Senato e probabilmente in arrivo a breve, dà finalmente speranza perché è un passaggio fondamentale e concreto verso il raggiungimento dell’obiettivo. E’ da tempo che lottiamo affinché si superino lungaggini burocratiche e cavilli tecnici, e si dia attuazione alla volontà popolare, peraltro già avallata da entrambe le Regioni. Ora è necessario andare avanti velocemente e senza tentennamenti».

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