Safilo: la chiusura di Martignacco è una decisione ineluttabile

PADOVA. Si è svolto a Padova, oggi, l’incontro fra Safilo e le Organizzazioni Sindacali specificamente dedicato allo stabilimento di Martignacco, in Friuli-Venezia Giulia. Nel corso della riunione, Safilo ha ribadito che la chiusura dell’impianto è una decisione ineluttabile dovuta al venir meno dei volumi produttivi di occhiali del segmento lusso, come conseguenza della strategia di internalizzazione della produzione e distribuzione dei propri brand di occhiali da parte del Gruppo francese LVMH. Lo dice una nota diffusa dalla società.
L’azienda, inoltre, ha confermato che i contratti di solidarietà non sono tecnicamente praticabili. Safilo ha ribadito, quindi, che non si tratta di un tema di delocalizzazione della propria produzione italiana all’estero, ma della conseguenza di un cambiamento strutturale del settore. Safilo ha confermato durante l’incontro – come già anticipato alle Istituzioni regionali e locali - la propria iniziativa di aver individuato un advisor che – previo accordo con tutte le parti sociali - avrà l’incarico di ricercare potenziali investitori per la cessione o riconversione industriale del sito e supportare l’azienda nel ricollocamento delle persone impattate con un servizio di ricerca attiva di posizioni di lavoro.
Safilo, inoltre, ha ribadito la volontà di attivare un piano di incentivazione all’esodo finalizzato a gestire l’impatto sociale della decisione. L’azienda – come già sottolineato durante i primi incontri – ha evidenziato l’urgenza di formalizzare la domanda di CIGS al fine di ottenere i benefici connessi. Più in generale, Safilo ha sottolineato di essere di fronte alla necessità di evolvere il più velocemente possibile la propria struttura industriale per adattarsi ai nuovi scenari e creare le condizioni per poter crescere in un contesto già oggi strutturalmente diverso.
"Pur nella circostanza di questo intervento che riguarda il sito di Martignacco - spiega la nota stampa - l’obiettivo del nuovo Piano Industriale è di rafforzare la solidità del Gruppo, efficientare il proprio network produttivo e salvaguardare il futuro della grande maggioranza delle persone che lavorano per Safilo in Italia e nel mondo. L’azienda e le Organizzazioni Sindacali friulane hanno convenuto di rivedersi il 14 gennaio per un incontro, presso la Regione Friuli, finalizzato a proseguire il confronto".
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