Russia ed EurAsia, lo sviluppo guarda a Est
Ritorna a Verona il 28 e 29 ottobre il “Forum economico EurAsiatico” con Carlo Bonomi, Giovanni Bazoli, Marco Tronchetti Provera, Emma Marcegaglia, Marco Alverà, Paolo Scaroni, Romano Prodi e Francesco Profumo.

VERONA. Nei giorni 28 e 29 ottobre si terrà a Verona la quattordicesima edizione del “Forum economico EurAsiatico”, che propone un impegnativo titolo come “L’Eurasia per un nuovo ordine geopolitico ed economico-sociale: Upgrading to a new, people-centered economy”.
«La volontà – spiega il presidente dell’Associazione “Conoscere EurAsia” Antonio Fallico – è quella di porre al centro del dibattito un’economia umanistica, centrata sull’uomo e sulle sue necessità, tra le quali ci sono indubbiamente la salute e lo sviluppo economico».
Una due giorni, che si terrà al Palazzo della Gran Guardia, in cui troveranno posto temi che andranno dalla transizione ecologica (e la relativa sicurezza delle fonti energetiche, a cominciare dal gas naturale) alle nuove sfide e opportunità del sistema finanziario e bancario alla luce della pandemia di Covid-19, dalla vitalità del settore farmaceutico proprio nel contesto del Covid-19 fino alla ricerca del superamento del sistema economico-sociale neoliberistico. Su tutti il più importante è quello proposto dalla prima sessione: “È possibile il Grande Partenarariato Eurasiatico dall’Atlantico al Pacifico?”. Partendo dal presupposto che nella Grande Eurasia esistono varie organizzazioni regionali e interregionali - Unione Europea, Unione Economica Eurasiatica, Nuova Via della Seta, Shanghai Cooperation Organization (Cina, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Russia, Tajikistan, Uzbekistan), Partenariato Economico Globale Regionale (Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia, Vietnam: membri dell’ASEAN; Australia, Cina, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud) – ci si domanderà in che modo la loro collaborazione potrebbe favorire uno sviluppo economico solido, stabile e rispettoso dell’uomo e dell’ambiente.
E ancora, se le loro strategie potrebbero interagire per il superamento della crisi globale, per lo sviluppo economico e sociale, per l’allentamento delle tensioni tra Est e Ovest e per ricercare un nuovo ordine geopolitico ed economico-sociale multipolare.
Un forum internazionale nel quale interverranno grandi nomi, a partire dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che venerdì firmerà un accordo di collaborazione quinquennale con l’omologo presidente degli industriali russi Aleksander Shokhin, e vedrà sul palco altre personalità quali Giovanni Bazoli, Marco Tronchetti Provera, Emma Marcegaglia, Marco Alverà, Paolo Scaroni, Romano Prodi e Francesco Profumo.
«Un contesto dagli importanti risvolti imprenditoriali anche per la nostra città – sottolinea il Sindaco di Verona Federico Sboarina – sia per il fatto che il forum sarà occasione di scambio di idee e progetti sia perché la Russia e l’Unione economica Euroasiatica sono importanti partner delle nostre imprese».
E i dati della Camera di Commercio di Verona dimostrano notevoli flussi di esportazione di verso la Russia (227 milioni di euro) che verso l’intera Unione Economica Euroasiatica (composta da Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Armenia, Kyrgyzstan), per 256 milioni di euro, nei settori dell’abbigliamento, dell’automazione, dell’arredo (in particolare marmo e mobili) e dell’agroalimentare, con in testa il vino. Un dato che cresce di un ulteriore 7% nei primi sei mesi di quest’anno.
Per quanto riguarda l’importazione dalla Russia a fare la parte del leone, invece, sono i prodotti siderurgici. Tra i temi che verranno affrontati ci saranno anche la crisi pandemica, le sanzioni economiche e la finanza, vista anche la presenza tra gli sponsor di colossi quali Intesa Sanpaolo, Gazprombank e Credit bank of Moscow. Ma non mancheranno anche momenti più leggeri e “di colore” per tutti gli intervenuti, visto che nella serata di giovedì è previsto – al Teatro Filarmonico - un concerto del Complesso Accademico di Canto e Ballo dell’Esercito Russo ‘A.V. Aleksandrov’, con la partecipazione straordinaria di Al Bano.
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