La Nardini di Bassano compra Domenis 1898. «Marchi da valorizzare»

Rilevato il 100% della storica distilleria di Cividale, canali di vendita e prodotti resteranno differenziati

Maurizio Cescon

La storica distilleria Domenis 1898 passa in mani venete. Il marchio, che era di proprietà del manager svizzero Alain Rubeli da poco meno di 10 anni, è stato acquisito da Nardini 1779, la più antica distilleria italiana, fondata a Bassano del Grappa. Il passaggio del 100% delle quote è stato definito venerdì scorso e la nuova struttura aziendale è già definita con la nomina, da parte dell’assemblea, del Consiglio di amministrazione che venerdì eleggerà il nuovo amministratore delegato.

Un accordo che ha soddisfatto entrambe le parti. Cristina Domenis, discendente della famiglia che ha fondato la distilleria di Cividale nel 1898, è la responsabile della produzione, ruolo che continuerà a ricoprire anche con la nuova proprietà. «Puntiamo a una valorizzazione del nostro marchio - spiega la manager - . Con Nardini ci saranno delle sinergie e questo non potrà che giovare all’immagine dei due marchi. Canali di vendita e prodotti restano diversi, ma Nardini è un’impresa familiare, come la nostra, con una visione e un’impostazione di un certo tipo».

Qualità dei distillati e identità autentica radicata sul territorio: da questa comunanza nasce un’operazione strategica per Nardini, la prima acquisizione in assoluto, che segna un nuovo passo nel percorso di crescita della distilleria di Bassano, volto a rafforzare la presenza nel segmento premium e a valorizzare ulteriormente la cultura della grappa di eccellenza. Domenis 1898 entra a far parte del gruppo con il proprio portafoglio prodotti e il suo marchio distintivo, contribuendo a completare l’offerta di Nardini con una proposta coerente, credibile e fortemente identitaria.

In particolare, l’acquisizione consente di ampliare l’offerta rivolta al consumatore di fascia alta attraverso un marchio di grande valore come Storica Nera, prodotto simbolo di Domenis, conosciuto e apprezzato per la sua qualità e riconoscibilità. L’acquisizione si fonda su un principio chiaro: valorizzare Domenis senza snaturarne l’identità. La produzione resterà infatti nello stabilimento di Gagliano di Cividale, nel rispetto delle radici territoriali e delle tecniche tradizionali, a partire dall’uso esclusivo di vinaccia friulana e dell’impianto a caldaiette.

Distilleria Nardini accompagnerà questo percorso con investimenti mirati per rendere lo stabilimento ancora più efficiente e sostenibile, garantendo continuità, qualità produttiva e l’impiego di manodopera locale. Allo stesso tempo, l’operazione permetterà di rafforzare la presenza del gruppo nel canale on trade, storicamente presidiato da Domenis, attivando sinergie organizzative capaci di generare valore.

«Con questa operazione, Distilleria Nardini conferma il proprio impegno a promuovere un modello di crescita fondato sulla qualità, sulla tradizione e su un legame profondo con i territori», afferma l’ad di Nardini, Michele Viscidi. «Per la nostra famiglia, la grappa è prima di tutto una scelta di vita. L’ingresso di Domenis 1898 rafforza ciò che da sempre consideriamo essenziale: la produzione, la cultura del distillato e l’impegno a portare avanti una tradizione di qualità», ha osservato il presidente della holding Angelo Nardini.

La distilleria di Bassano nel 2024 ha fatturato 12,5 milioni di euro, produce un milione di bottiglie, vende grappe, liquori e gin per il 70% in Italia e ha una cinquantina di dipendenti. La Domenis, nel 2024, ha dichiarato ricavi per 2,5 milioni, ha 13 dipendenti e produce 300 mila bottiglie, tra grappe, liquori, gin e vermouth.

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