Potocco veterano delle forniture per navi di lusso

La prima commessa per le grandi navi da crociera l’azienda friulana l’ha acquisita all’inizio degli anni 80. Da allora ha arredato moltissime “regine del mare”
Maura Delle Case

La prima commessa per le grandi navi da crociera risale all’inizio degli anni ’80. «Mi pare fosse per la Princess Cruise, compagnia che faceva crociere oceaniche e che in noi aveva trovato il tipo di prodotto che serviva alle navi di allora, bello e resistente». Antonino Potocco, presidente dell’omonima azienda di Manzano, nata nel 1919 producendo sedie, il settore non l’ha più abbandonato e anche se oggi il business legato al navale rispetto agli anni ’80 «è molto cambiato» - parola sua - si tratta comunque di un rilevante spicchio di business nell’ambito della diversificazione, tanto di mercati quanto di clienti, che Potocco ha strutturato nel tempo per non dipendere dalle bizze di un solo e unico settore.

Princess Cruises, Carnival corporation e Costa Crociere sono alcuni dei player per i quali l’azienda di Manzano - realtà che dà lavoro a 85 dipendenti, genera ricavi per 15 milioni di euro (+25% nel 2022 sull’anno precedente) al 90% oltre confine - ha lavorato in questi anni. «Il contract per le crociere - racconta Potocco - è un lavoro molto particolare. Noi abbiamo iniziato per una serie di fortuiti incroci. In particolare grazie ad alcuni architetti che avevano notato i nostri prodotti in fiera apprezzandone la struttura heavy use, vale a dire la solidità della fattura, perché in crociera i prodotti devono sopportare un uso intensivo, garantito nel nostro caso da una lunga serie certificazioni». «Abbiamo fornito negli anni dai divani alle poltrone, dalle sedie dei ristoranti agli sgabelli dei casinò, fino alle forniture per le cabine dell’equipaggio» fa sapere ancora l’imprenditore che oggi guida l’ultima del triangolo a conduzione familiare, insieme alle due figlie Alice e Marianna, quinta generazione della famiglia d’imprenditori friulani a entrare in azienda.

Antonino Potocco
Antonino Potocco

«Abbiamo iniziato con la crocieristica oceanica, poi ci siamo specializzati anche in quella fluviale, vale a dire in navi più piccole, ma molto più lussuose, che richiedono un altro tipo di lavoro con gli studi di architettura, un grado di personalizzazione molto più spinto, mentre per le grandi navi da crociera non è più una stranezza che i prodotti vengano scelti direttamente da catalogo».

«Oggi diciamo che le commesse per le navi pesano circa il 20% sul totale dei ricavi generati dal contract che pesa sul fatturato per circa il 40%, è una fetta meno significativa di un tempo e questo non per via di una contrazione, ma di una scelta strategica operata dall’azienda. Per metterci al riparo dalle oscillazioni dei mercati di settore - svela l’imprenditore - abbiamo infatti diversificato i settori, i mercati e il portafoglio clienti e abbiamo iniziato a lavorare secondo una filosofia precisa: vendere il prodotto e non farselo comprare».

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