Piattaforma logistica Trieste e Porto di Amburgo: firmata l'intesa. Patuanelli: «Un'opportunità storica»

Così il ministro dello Sviluppo economico ha definito, alla cerimonia di fine lavori dell'infrastruttura, l'accordo con il colosso amburghese Hhla, nuovo socio di maggioranza di Plt. D'Agostino: «Alla Via della Seta non rinunciamo»
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli alla cerimonia che segna l'acquisizione della maggioranza della Piattaforma logistica Trieste da parte della società tedesca Hhla
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli alla cerimonia che segna l'acquisizione della maggioranza della Piattaforma logistica Trieste da parte della società tedesca Hhla

TRIESTE L'ingresso dei tedeschi della Hhla di Amburgo, come prossimi azionisti di maggioranza, nella Piattaforma logistica di Trieste (Plt) «rappresenta un'opportunità storica». Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha definito oggi, mercoledì 30 settembre, alla cerimonia per la fine lavori dell'infrastruttura, l'intesa siglata tra la società Piattaforma Logistica Trieste e il colosso amburghese Hhla che rimette lo scalo giuliano al centro dell'Europa in linea diretta col grande porto tedesco.

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Piattaforma logistica, un momento della cerimonia di fine lavori (Lasorte)

«La grande società di gestione del porto di Amburgo è certamente uno dei più grandi porti europei e ha deciso di fare un investimento con un'azienda partecipata e controllata dalla municipalità amburghese a Trieste e sul porto di Trieste». Una intesa che per il ministro non riguarderà solo «il porto di Trieste e la logistica ma anche la possibilità di incidere fortemente su un ritorno di sviluppo economico e industriale di questa città».

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Il commento del presidente dell'Autorità portuale di Trieste Zeno D'Agostino. L'intesa con la tedesca Hhla di Amburgo, «forse primo porto ferroviario del mondo», è una «ottima soluzione per non rinunciare alla Via della Seta. Sottolineo Via della Seta e non Belt and Road: il secondo è un progetto cinese - ha precisato - il primo è un corridoio trasportistico, deciso dal mercato e non pianificato da nessuno, che propone una soluzione europea. In questa, Amburgo e Trieste non sono soggetti passivi come accade quando si entra nella Belt and Road, ma sono soggetti propositivi che accettano la sfida». 

D'Agostino ha sottolineato che il Piano regolatore dell'area «lo abbiamo elaborato noi, poi i soggetti scelgono le infrastrutture utili al loro business, sapendo che c'è sempre una Autorità di sistema che sovrintende all'interesse pubblico. I cinesi non sono lì perché forse nella trattativa i tedeschi sono stati più bravi», ha concluso.

Alla cerimonia di fine lavori è intervenuta, parlando in italiano, anche Angela Titzrath, Ceo di Hhla, l’operatore colosso del Porto di Amburgo che ha sottoscritto l'accordo per divenire, entro fine anno, azionista appunto di maggioranza della Piattaforma logistica di Trieste, appena costruita e inaugurata.

Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli alla cerimonia che segna l'acquisizione della maggioranza della Piattaforma logistica Trieste da parte della società tedesca Hhla
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli alla cerimonia che segna l'acquisizione della maggioranza della Piattaforma logistica Trieste da parte della società tedesca Hhla

«Amburgo e Trieste sono porte di accesso al mondo, apriamole insieme», così Titzrath, sottolineando come l’iniziativa sia funzionale all’azienda tedesca che «intende collegare i suoi clienti con i flussi marittimi e continentali» di quest’area, con una ambizione: «Siamo il gruppo logistico leader europeo, vogliamo essere in primo piano nella rete logistica europea».

Il capoluogo giuliano «che incarna lo spirito europeo» - ha puntualizzato - verrà «inserito in questa rete». Titzrath si è anche soffermata sui rapporti con l’Unione europea: «È molto positivo che l’Ue abbia disposto aiuti finanziari verso i Paesi colpi dalla pandemia, ma occorre anche l’impegno delle aziende ora per conservare la pace sociale». «Da 135 anni - ha aggiunto infine - siamo una forza trainante, trasportavamo e continuiamo a trasportare merci. Oggi utilizziamo le tecniche più avanzate per le navi più grandi del mondo», ma per continuare a essere leader «occorre intuire i cambiamenti in anticipo».

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