Permasteelisa riparte dal suo dna italiano

Il controllo è dei giapponesi di Lixil, il nuovo amministratore delegato Riccardo Mollo: "Attenzione sartoriale per ciascun progetto, ma restiamo un gruppo globale"

Nel 1973 vedeva la luce, a San Vendemiano, in provincia di Treviso, una piccola azienda di produzione di serramenti. Si chiamava Isa. Il fondatore? Massimo Colomban, colui che molto tempo dopo trasferì fantasia ed inventiva nella trasformazione del decadente castello di Cison di Valmarino in un performante centro congressi, Castelbrando. Tredici anni dopo comincia a globalizzarsi, acquista l'australiana Permasteel Industries Pty Ltd, che fabbricava porte blindate e finestre. «Si trattava della prima acquisizione – tengono a precisare ai piani alti di via Mattei, a Vittorio Veneto, nel cuore di una delle più vibratili aree industriali del Veneto, con 6 mila lavoratori – perché numerose e ancor più importanti sono quelle che hanno fatto seguito».


Colosso di cinquanta imprese
Oggi, infatti, Permasteelisa è un colosso di cinquanta aziende presenti in trenta Paesi con oltre 7 mila dipendenti e un fatturato consolidato 2014 di oltre 1,4 miliardi di euro, previsto in crescita per il 2015, anno nel quale i risultati – precisano sempre in direzione – sono attesi in linea con le aspettative del management e degli azionisti. Come dire che Permasteelisa, cuore italiano, il resto del corpo internazionale, ha sfidato efficacemente la crisi. E dai giorni scorsi, tra le centinaia di stabilimenti di Vittorio Veneto, incorniciati dalle montagne innevate del Col Visentin e del Pizzoc, la bandiera italiana sventola con ancora maggiore determinazione, quasi avesse un’anima sulla sede di quello che viene considerato il campione mondiale delle facciate, dei rivestimenti architettonici e dei sistemi di interni. Campione perché ha lavorato ad alcuni dei più famosi ed iconici edifici al mondo.
È vero, nell’agosto 2011 la multinazionale è stata acquistata dalla giapponese Lixil, che fa parte di JS Group, conglomerata leader nel settore dei prodotti per le costruzioni. E solo un mese fa, il 17 febbraio infatti il consiglio di amministrazione ha nominato Riccardo Mollo nuovo amministratore delegato del gruppo come successore di Nicola Greco, che ha ricoperto la stessa carica negli ultimi nove anni. Ex direttore generale di Autostrade per l'Italia, 57 anni, Mollo tiene molto ad insistere sul Dna, fattore di identità ma anche garanzia di successo. «Permasteelisa è una azienda dal Dna italiano – ribadisce, infatti – la caratteristica che si riflette nella propria capacità di gestione della complessità e nella qualità delle realizzazioni per cui è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo». C'è da credergli, perché Mollo ha maturato varie esperienze in primari gruppi industriali. Entrato in azienda nel gennaio 2015 con il ruolo di Chief Operative Officer, oggi ammette: «Sono particolarmente orgoglioso di guidare un'azienda con questa storia e con queste capacità. Una opportunità che ho raccolto subito con entusiasmo. Ora la sfida successiva è portare la nostra azienda ancora più in alto di dove è attualmente. Non sarà facile, ma siamo attrezzati».


Base a Vittorio Veneto
I sindacati per primi ne sono convinti, accompagnando da anni il percorso aziendale con critiche propositive, spesso con netta condivisione, sul welfare, ad esempio, mai cedendo all’antagonismo. Mollo dal canto suo è stato rassicurante. «Siamo una grande azienda veramente globale, l'unica al mondo nel nostro settore, ma il cuore e la mente restano a Vittorio Veneto – dice – dove si trovano sia il quartier generale di gruppo che il principale stabilimento produttivo, e dove lavorano quasi mille persone».
In questi anni di crisi quella di Permasteelisa non è stata sempre una cavalcata, in questo angolo del Veneto. Il mercato delle costruzioni è da dieci anni che non cresce, quando addirittura non indietreggia. In Italia come nel mondo. Il nuovo capoazienda, tuttavia, tranquillizza. «Siamo prima di tutto una Engineering Company globale, capace di garantire un'attenzione sartoriale a ciascuna realizzazione: ogni nostro progetto è a se stante e ci vede coinvolti fin dalle prime fasi di design e progettazione. Come il Demiurgo di Platone, come mi piace raccontare Permasteelisa, mettiamo in contatto il mondo delle idee con quello delle cose, della realtà, di fatto realizzando le architetture e le forme più complesse che i più grandi e visionari architetti al mondo sono in grado di immaginare. Con un’attenzione sempre maggiore alla tecnologia, al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale».


Multinazionale tascabile
Ma basta l’identità italiana per fare ancora più grande questa multinazionale tascabile? No, ed ecco un altro segreto di Permasteelisa: la capillarità della sua presenza globale, nonché la capacità di intuire l'andamento dei diversi mercati; caratteristiche, queste, che hanno permesso di superare la crisi dei mercati sviluppati mantenendo un fatturato in crescita. I mercati di riferimento per il gruppo vittoriese sono attualmente gli Stati Uniti (nella sola Manhattan Permasteelisa ha realizzato oltre 200 grattacieli) e Regno Unito (dove l'azienda ha realizzato intere zone di Londra, tra cui Canary Wharf). Negli anni della crisi l'azienda aveva spostato il proprio baricentro nel Middle East (dove il progetto principale è l’aeroporto internazionale di Doha, per cui Permasteelisa ha realizzato sia le facciate esterne che le premium lounge) e nel Far East, con diversi progetti realizzati in Cina e ad Hong Kong. «Ora siamo tornati a lavorare molto nel Regno Unito e negli Stati Uniti, con diverse commesse per il nuovo World Trade Center, l'Apple Campus 2 in California e molti altri progetti, anche residenziali, dove il nostro focus è il mercato high-end», afferma Mollo.


Welfare aziendale
E per i prossimi anni? «Vogliamo incrementare il peso degli interiors sul nostro fatturato, business che ad oggi rappresenta circa il 20%, mentre il resto è tutto curtain wall». Permasteelisa che da sei anni è quotata in Borsa, si è contraddistinta, fra le prime società italiane, per il suo welfare aziendale. Temporalmente quasi un percorso in parallelo con Luxottica. «Ci tengo molto – puntualizza Mollo – a parlare di come siamo un esempio all’avanguardia per quanto riguarda il welfare aziendale e le relazioni industriali. L’asilo nido interaziendale, la prevenzione oncologica e quella cardiaca gratuite e una lunga serie di convenzioni sono solo alcune delle iniziative che abbiamo lanciato negli ultimi anni a favore dei nostri dipendenti. E non si deve dimenticare la formazione professionale». Dal 2013 Permasteelisa ha avviato il progetto Campus, costituito da un master in project management, accreditato come master universitario di secondo livello, e uno in design. Due master a cadenza biennale che hanno fino ad ora permesso a oltre 60 giovani studenti di ricevere una preparazione specifica di alto livello. Di questi allievi, molti sono stati anche inseriti in azienda. «Un investimento, quello nel campus – conclude Mollo – che rappresenta anche un modo concreto di contribuire alla crescita culturale del sistema Italia. E confermare il nostro legame con esso».
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