Operativa dal 1° settembre Nahv, la Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico
Summit a Portorose per 100 delegati e 37 partner del progetto di Croazia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia. Mobiliterà 300 milioni di euro di investimenti. A regime produzione di 5 mila tonnellate di idrogeno l’anno

Il tanto atteso avvio della Valle dell’Idrogeno del Nord Adriatico (NAHV) è finalmente arrivato. La prima iniziativa transnazionale di questo tipo nell’ambito del programma Orizzonte Europa, sostenuto dalla Clean Hydrogen Partnership, è stata lanciata a Portorose-Portorose, in Slovenia. Più di 100 delegati in rappresentanza di 37 partner di progetto provenienti da tre paesi, Croazia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in Italia e Slovenia, all’incontro di avvio del progetto.
A partire dal 1° settembre 2023 la NAHV avrà una durata di 72 mesi. Comprende 17 progetti pilota da sviluppare in diverse località in tutti e tre i paesi partner. Il partenariato, che ha ricevuto una somma di 25 milioni di euro dalla Clean Hydrogen Partnership e che è costituito da HSE, la più grande azienda produttrice e distributrice di energia elettrica della Slovenia, conta 37 organizzazioni: aziende, università, istituti e altri enti pubblici dei tre paesi partecipanti.
L’ideazione del progetto copre l’intera catena del valore dell’uso dell’idrogeno rinnovabile, dalla produzione, attraverso lo stoccaggio e la distribuzione, fino al suo utilizzo finale in vari settori, in particolare l’industria e i trasporti terrestri e marittimi, allo scopo di accelerare la transizione verso le energie rinnovabili in alcuni settori-chiave come l’industria, l’energia stessa e i trasporti.
Tra gli obiettivi il creare un mercato per l’idrogeno verde rendendolo una fonte energetica competitiva per il futuro. I principali attori del settore dei tre i Paesi svilupperanno progetti pilota per produrre fino a 5.000 tonnellate di idrogeno rinnovabile all’anno da fonti energetiche rinnovabili. Si prevede che circa il 20% dell’idrogeno rinnovabile prodotto verrà scambiato tra i paesi partecipanti, creando così un mercato regionale primario per l’idrogeno.
Introducendo tecnologie avanzate per l’idrogeno e sviluppando competenze e infrastrutture, il partenariato persegue anche altri obiettivi chiave del Green Deal europeo. In particolare, i progetti banco di prova NAHV affrontano la decarbonizzazione di importanti settori industriali come la produzione di acciaio, cemento e vetro e forniscono soluzioni sostenibili di trasporto terrestre e marittimo legate alla riduzione dell’impronta di carbonio.
Si prevede che l’attuazione delle attività di innovazione libererà ulteriori investimenti in tecnologie legate all’idrogeno rinnovabile per oltre 300 milioni di euro, destinati ad aumentare la capacità di produzione, stoccaggio, trasmissione e utilizzo dell’idrogeno.
Ulteriori investimenti saranno finanziati, sia durante il corso dell'attuazione del progetto che successivamente, da soggetti privati e pubblici.
Altro aspetto di rilievo di NAHV è che la sua esistenza pone le basi per una richiesta di nuove competenze che le Università e gli enti di ricerca partner dell'iniziativa dovranno formare, in considerazione del fatto che la Valle dell’idrogeno sarà un veicolo per la creazione di nuovi posti di lavoro.
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