Nel 2015 attivo di 15 milioni per Cav Spa

Le stime di preconsuntivo indicano come conclusione dell’esercizio 2015 di Cav Spa, la società che gestisce il Passante di Mestre, un utile di oltre 15 milioni. Nel 2014 era stato di 13,2 milioni.
Il primo fattore di crescita è il risveglio del traffico veicolare. La ripresa si era potuta intuire già nell’ultimo scorcio del 2014 con un’accentuazione nel primo semestre 2015 (incremento complessivo dei veicoli-chilometro di circa 1,6%) poi decisamente rafforzata nel secondo semestre per arrivare alle stime definitive sul 2015 pari a un +2,35% di traffico rispetto all’anno precedente. L’aumento veicolare si è riflesso sugli introiti da pedaggio che costituiscono la principale voce del bilancio aziendale. L’effetto congiunto dell’aumento del traffico, delle tariffe (aumento dell’1,5% a partire dal 1 gennaio 2015) e degli arrotondamenti ha avuto come conseguenza un incremento complessivo dei ricavi del 4,3%.
Nel 2015 è continuata la realizzazione degli interventi programmati nel piano finanziario che è in fase avanzata di completamento. Tra le opere inaugurate nel 2015, il raccordo di Marcon aperto al traffico il 26 febbraio del 2015, e, il 1 aprile 2015, la casello di Martellago: una nuova stazione che aumenta la funzionalità del Passante che ora drena i flussi di traffico che insistono sui territori al confine tra le province di Venezia e Treviso. L’ultima parte del Piano finanziario prevedeva investimenti per 279 milioni di euro. Fino ad oggi sono state realizzate opere per 230 milioni.
Le linee guida per il 2016 mettono in prima fila il Passante Verde 2.0: fasce boscate costeggeranno il tracciato del Passante, percorsi ciclabili che collegheranno Dolo a Quarto d’Altino ma anche piste ciclabili e percorsi ambientali. Sul fronte dei finanziamenti, si prevede un cofinanziamento CAV-fondi europei e la quota è già prevista nel piano di investimenti. Quanto alla tempistica, entro giugno 2016 si punta a concludere accordi precisi con associazioni di categoria agricole ed enti locali per eventuali modifiche agli strumenti urbanistici.
«Questa nuova fase del Passante Verde – commenta la presidente Luisa Serato – rappresenta una forte accelerazione per la definitiva ricucitura del Passante al territorio, cogliendo l’occasione per un progetto di respiro europeo. Da qui dovrà partire la consapevolezza che il Passante e il Passante Verde sono patrimonio di tutti».
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