Lovaglio (Mps): troveremo un nuovo top manager per Mediobanca
L’amministratore delegato del Monte dei Paschi convinto che l’Ops raggiungerà e supererà la soglia del 66%: siamo sicuri e fiduciosi che otterremo il controllo totale di Piazzetta Cuccia

Se l'Ops su Mediobanca avrà successo, «cercheremo un nuovo top manager» dice l'amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena Luigi Lovaglio rispondendo a una domanda su un eventuale nuovo vertice di Piazzetta Cuccia dopo Alberto Nagel. A Lovaglio sembra «normale» che il management di Mediobanca sia contrario all'Ops e «non interessato all'operazione» con difficoltà ad aderire.
Sul ruolo dei grandi azionisti privati di Mps, come il gruppo Caltagirone e Delfin, Lovaglio risponde che «sono a sostegno dell'operazione dall'inizio, ma non c'è mai stata nessuna interferenza nelle mie attività».
«All'inizio, a gennaio, la discussione era sul perché fare l'operazione, qual è la logica industriale. Ora la discussione è: cosa succede dopo settembre, quando inizierete ad avere il controllo di Mediobanca?». Lo afferma Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena a proposito dell'offerta di scambio su piazzetta Cuccia, che si concluderà l'8 settembre prossimo.
«Quindi ora è un dialogo molto più proattivo», aggiunge Lovaglio in un'intervista a Bloomberg Tv, rispondendo a una domanda se sia a Londra per incontrare gli azionisti di Mediobanca, cioè soprattutto i fondi in questo caso. «Li ho incontrati e credo che il feedback sia piuttosto positivo», conclude l'amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena.
«Siamo pienamente determinati e convinti che otterremo più del 66%» di Mediobanca attraverso l'Ops. «L'obiettivo è raggiungere e superare il 66%: siamo sicuri e fiduciosi che otterremo il controllo totale di Mediobanca», aggiunge Lovaglio.
«Vogliamo creare molto valore per tutti gli stakeholder, e i clienti perché stiamo allargando la 'value proposition', per i dipendenti e in generale per l'economia perché sosterremo le aziende nella crescita. Sarà un deal fantastico perché li stiamo premiando con il 100% di pay out sul dividendo mentre manteniamo una forte posizione in termini di 'working capital'».
«Misurare il valore è molto semplice, abbiamo una crescita della distribuzioine di dividendo a doppia cifra e non credo che una crescita a doppia cifra possa definirsi una perdita di valore. Dobbiamo vedere dal punto di vista aritmetico cosa significhi una crescita a doppia cifra», spiega l'amministratore delegato di Mps.
«Il brand Mediobanca resta perché è uno dei valori in cui crediamo, è un forte valore. Uno uno dei punti del progetto è che lo stiamo costruendo su due brand, Montepaschi e Mediobanca, con la qualità e le eccellenze che sono in entrambi gli istituti», ha concluso il manager di Mps.
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