Michele Piga eletto alla guida della Cgil Fvg. I salari tra le priorità

Crisi industriali e innalzamento dei salari: comincia con due banchi di prova la segreteria di Michele Piga, eletto ieri alla guida della Cgil del Friuli Venezia Giulia. «Auspichiamo un cambio di passo del ministero sulle situazioni di Wärtsilä ed Electrolux», dice Piga, sottolineando poi che il nodo delle retribuzioni e della perdita di potere d’acquisto «è una priorità per tutta l’organizzazione e agiremo con forza a tutti i livelli della contrattazione, anche attraverso il conflitto».
Piga è stato designato con 75 voti a favore, 25 contrari e 5 astensioni. Il neosegretario ha esposto all’assemblea un’analisi critica degli scenari industriali e del quadro politico-sociale: negativo il giudizio sul governo Meloni, dalle politiche industriali a quelle per il lavoro, penalizzato da precarietà, salari bassi, fisco e politiche sanitarie. «Flat tax, riduzione delle aliquote Irpef, condoni – dice Piga – segnano solchi più profondi tra la società, aumentando le diseguaglianze». E sul lavoro povero il segretario evidenzia che «serve lavorare sugli appalti della pubblica amministrazione: Regione e Comuni non possono essere, come adesso, generatori di lavoro povero».
Preoccupata la lettura della situazione economica e occupazionale in regione, alla luce delle crisi in atto, su tutte Wärtsila ed Electrolux. «Auspichiamo un cambio di passo del ministero e serve attenzione particolare ai lavoratori e alle imprese dell’indotto, che sono quasi tutte monomandatarie». Le crisi, dichiara Piga nella relazione programmatica, «chiamano in causa il modello di sviluppo cui puntano il Paese e la nostra regione. Della crisi di Electrolux preoccupano le dimensioni della riorganizzazione in atto e l’impatto sull’indotto della componentistica, di Wärtsilä il rischio che il nostro territorio perda definitivamente un asset strategico come quello della motoristica navale, in una regione dove ha sede un colosso come Fincantieri. La ricerca di soluzioni è in mano a Governo e Regione. Per Wärtsilä, Ansaldo deve avanzare un progetto serio e all’altezza di quanto perdiamo».
Vanno gestiti anche «i riflessi della crisi tedesca sul comparto della componentistica automotive, forte sia a Udine che a Pordenone, e l’impatto della crisi di Suez sia sui traffici portuali, sia sulle catene di fornitura». Critiche piovono sulla giunta Fedriga per la gestione della sanità: «I risultati sono evidenti agli occhi dei cittadini, dall’allungamento delle liste di attesa alla carenza di medici di famiglia, ma è evidente anche l’inadeguatezza sulle politiche industriali». Dopo l’incidente avvenuto nei giorni scorsi alla Fincantieri, Piga auspica infine «un rafforzamento dei controlli in tutte le aziende: i rapporti con le parti datoriali virtuose sono buoni, ma bisogna fare di più nelle zone grigie».
Riproduzione riservata © il Nord Est