La Cisl: lavoratori veneti favorevoli a partecipare alle scelte delle aziende

Indagine della Fondazione Corazzin. Per il 90% degli intervistati la partecipazione è “importante”, per il 47% “fattore fondamentale”
Gianfranco RefoscoIl segretario della Cisl veneta
Gianfranco RefoscoIl segretario della Cisl veneta

I lavoratori e le lavoratrici del Veneto sono favorevoli a partecipare alle scelte aziendali e si dicono disponibili a dar vita a un'eventuale sperimentazione. È quanto emerge da un’ indagine della Fondazione Corazzin, centro studi della Cisl Veneto, che ha coinvolto attraverso un questionario un totale di 1.143 lavoratori.

Il sondaggio si inserisce tra le iniziative a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal sindacato per disciplinare la partecipazione attiva dei lavoratori nella gestione delle imprese. Per il 90% degli intervistati, la partecipazione è considerata «importante», mentre il 47% crede sia un «fattore fondamentale» per apportare un miglioramento nell'organizzazione. Due persone su cinque si dicono interessate a partecipare personalmente alla vita aziendale, mentre il 35% «non desidera essere coinvolto».

Per il sindacato, le percentuali «confermano un'effettiva scarsa consapevolezza sul tema della partecipazione». Due intervistati su cinque, ancora, affermano di poter già partecipare alla vita aziendale, anche attraverso i rappresentanti dei lavoratori: per la maggior parte di questi (29,05%) è prevista la «partecipazione consultiva», mentre il 27,30% dei partecipanti al sondaggio della Cisl parla di «possibile coinvolgimento nelle scelte organizzative dell'impresa».

«Riteniamo che una legge sulla partecipazione attiva dei lavoratori potrebbe dare un impulso di modernizzazione all'intero del nostro sistema produttivo e occupazionale - spiega Gianfranco Refosco, segretario generale della Cisl Veneto - oltre che un miglioramento delle condizioni di lavoro».

Il sondaggio, tuttavia, «fa emergere pure una certa ridotta consapevolezza di cosa sia davvero la partecipazione e quali i suoi strumenti, dato che evidenzia la necessità di creare cultura e sensibilizzare su tali tematiche, com'era tra gli obiettivi fondamentali dell'intera campagna», ha concluso il segretario della Cisl Veneto.

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