Zero Farm e Ca’ Foscari, partnership per l’agricoltura sostenibile del futuro

Dalla partnership tra la pordenonese Zero Farm e l’ateneo veneziano nasce “Future Farming – Innovation Technology Infrastructure”, la prima infrastruttura europea avviata con l’ambizione di diventare un punto di riferimento a livello europeo nel settore dell’agricoltura del futuro attirando progetti e scienziati provenienti da tutto il mondo così da stimolare lo sviluppo di imprese industriali e startup tecnologiche. Le risorse arrivano da un finanziamento di 10 milioni di euro del Pnrr e da Zero che cofinanzierà il 51% della realizzazione dell’infrastruttura, con un investimento da 10 milioni e ne gestirà in futuro le attività di ricerca, coadiuvata da Ca’ Foscari e da altre Università del Nordest. «Il progetto – dichiara Tiziana Lippiello, Rettrice Università Ca’ Foscari Venezia - unisce ricerca, innovazione e interdisciplinarità e dimostra come le nostre università e il nostro Paese abbiano talenti e creatività capaci di incidere nelle grandi sfide globali del nostro tempo». Aggiunge Carlo Bagnoli: «Stiamo creando il primo ecosistema di trasferimento tecnologico Deep Tech d’Europa, partendo dall’Italia proprio grazie alla sua tradizione in tema di agricoltura e tecnologia, per sviluppare soluzioni alle maggiori sfide di sostenibilità a livello globale» . Gli ambiti di ricerca sono intersettoriali e spaziano dall’industria del foodtech a quella dei biomateriali, da benessere a biofarmaceutica, da industria della circolarità ad applicazioni nell’aerospazio, con la sostenibilità ambientale ed economica denominatori comune. Il progetto “Future Farming - Innovation Technology Infrastructure” vedrà nascere una società mista pubblico-privato rivolta agire come catalizzatore di trasferimento tecnologico e attrattore di talento. Nei giorni scorsi la selezione per l’individuazione del partner privato è stata affidata a Zero, azienda di Pordenone che sviluppa tecnologie proprietarie e brevettate per il vertical farming. I prossimi passi del progetto prevedono, entro il mese di settembre 2023, l’assunzione del team di lavoro e la valutazione scientifica dei primi progetti da implementare. La costruzione della struttura sarà completata entro dicembre 2024 e piena operatività nel 2025.
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