Wärtsilä, c’è l’accordo: produzione fino a settembre e poi reindustrializzazione
Siglata l’intesa nella notte che mette fine al blocco delle consegne dei grandi motori costruiti a Trieste. Da marzo previsto l’utilizzo dei contratti di solidarietà

È arrivato all’1,40 del 30 novembre – e quindi nel cuore della notte – l’accordo tra Wärtsilä e sindacati (ad eccezione di Usb che non l’ha sottoscritto e ha proclamato uno sciopero per il 2 dicembre) che mette fine al blocco delle consegne dei motori realizzati dal sito di Bagnoli della Rosandra a Trieste.
Già in queste ore i cargo (il primo è il “Deo Volente” partito nei giorni scorsi da Spalato) fanno capolino in rada per la ripartenza delle attività di consegna. E se i sindacati hanno garantito di riportare il sito produttivo alla normalità, l’azienda, che nel terzo report trimestrale aveva annunciato costi aggiuntivi per 75 milioni di euro nei primi 9 mesi dell’anno per via della vertenza in corso, si è impegnata al mantenimento degli attuali livelli occupazionali del sito fino al 30 settembre 2023 anche con l’utilizzo ammortizzatori sociali funzionali ad accompagnare il subentro di un nuovo soggetto nella rosa di soluzioni che il ministero e l’advisor della società hanno presentato in sede di trattativa.

Da marzo è già previsto l’utilizzo di contratti di solidarietà per gestire il calo delle commesse legato all’abbandono del sito da parte di Wärtsilä. L’azienda si è impegnata anche a investire 5 milioni di euro di fondi propri nello sviluppo dell’area R&D e Service che rimarrebbe, nei piani di Wärtsilä, a Trieste anche in seguito all’abbandono delle attività di produzione.
«La società, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, e i rappresentanti della Regione Fvg hanno messo per iscritto la propria volontà di accompagnare il percorso di reindustrializzazione con una serie di momenti di confronto presso lo stesso Mimit. Il primo di questi è previsto a marzo 2023 – spiega il segretario della Uilm Trieste e Gorizia Antonio Rodà –. Con la sigla di questo accordo si va verso una forma di ripresa della normalità. Seppure a tempo determinato».

«La firma dell’accordo – ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen – consente alla Regione e al Governo, per quanto di loro competenza, di valutare con le parti sociali e Wärtsilä Italia il possibile accesso agli ammortizzatori sociali conservativi per assicurare la prosecuzione dell’attività produttiva,sindacati e Confindustria si attiveranno per assicurare gli ammortizzatori sociali ai lavoratori dell’indotto».
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