Vinitaly a Chicago sfida i dazi Usa con 250 aziende

Al via la seconda edizione di Vinitaly Usa con oltre 250 espositori tra aziende, consorzi e collettive regionali impegnate nei b2b con più di 1500 buyer

La redazione

«La grande partecipazione di aziende italiane a Vinitaly Usa ci dice che il mercato statunitense non è sostituibile e che vale la pena investire. La grande presenza di operatori americani e di buyer ci dice che il vino italiano continua a essere un prodotto che gli americani cercano e vogliono comprare. Il Sistema Italia è al fianco di tutto il settore per promuovere le qualità inimitabili del nostro vino e per continuare a guardare al futuro con ottimismo. Non c'è insidia che non si possa affrontare se si ha la sicurezza di poter offrire un prodotto che non ha eguali».

Con queste parole il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha inaugurato la seconda edizione di Vinitaly Usa al Navy Pier di Chicago con oltre 250 espositori tra aziende, consorzi e collettive regionali impegnate nei b2b con più di 1500 buyer. Organizzato da Veronafiere-Vinitaly con Ita - Italian Trade Agency, Fiere Italiane e la Camera di Commercio italiana americana del Midwest-Chicago.

«Vinitaly.Usa» sottolinea il presidente di Veronafiere Federico Bricolo «è la risposta del vino italiano ai dazi e al conseguente contesto di preoccupazione e incertezza. Il programma unitario di questa edizione che ingloba, oltre a Vinitaly, anche wine2wine Business Forum, laVinitaly International Academy, Vinitaly Tourism e SOLExpo, rafforza il presidio di Veronafiere su questo mercato strategico e tutt'altro che saturo, che può riservare nuove potenzialità di crescita per il vino italiano».

Il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani ha inviato un messaggio in cui afferma che Vinitaly a Chicago è «una straordinaria vetrina internazionale per uno dei simboli che più identifica il saper fare italiano di eccellenza nel mondo». «Ogni bottiglia rappresenta un'identità, un territorio, una storia imprenditoriale. Il vino è una colonna dell'economia italiana e una voce importante del nostro export» dice ancora «siamo i secondi fornitori globali, quasi una bottiglia su quattro esportata nel mondo è italiana. Parliamo di un valore di oltre 8 miliardi nel 2024, il 5,5% in più rispetto all'anno precedente, e i numeri anche per quest'anno sono in ulteriore crescita. Sono risultati straordinari, e il governo è al fianco di questo settore strategico, prioritario nel quadro della strategia di diplomazia della crescita che ho messo al centro del mio mandato, con l'obiettivo di raggiungere il traguardo di 700 miliardi di export entro la fine della legislatura».

Il presidente di Ita, Matteo Zoppas, tiene ad affermare che «l'Agenzia Ice nel solco della diplomazia della crescita spinta dalla Farnesina e negli obiettivi indicati anche dal ministero dell'Agricoltura, è orgogliosa di essere motore trainante dell'edizione 2025 di Vinitaly Chicago. Quest'anno ospitiamo circa 250 aziende con 2000 etichette, un numero in crescita rispetto all'anno precedente. Abbiamo lavorato con cura sulla qualità degli operatori, dei buyer e dei produttori, offrendo un livello di selezione ancora più elevato e organizzando tre masterclass per avvicinare sempre più il pubblico americano al gusto del vino italiano».

E «in questo momento di incertezza sui dazi» aggiunge «il nostro impegno è dare un supporto tangibile agli imprenditori del vino italiano negli Stati Uniti. Nei prossimi mesi valuteremo insieme l'andamento del mercato, ma oggi siamo qui per fare la nostra parte dando sostanza al ruolo del sistema Paese».

All'inaugurazione di Vinitaly Usa sono presenti Marco Peronaci, ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti, Marco Rago, consigliere giuridico del ministero degli Esteri, Maurizio Muzzetta, presidente di Fiere Italiane Usa Llc, Domenico Mauriello, segretario generale di Assocamerestero e Robert Allegrini, presidente del Niaf (National Italian American Foundation). Sono inoltre intervenuti Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, Giordano Emo Capodilista, vicepresidente di Confagricoltura, Tommaso Battista, presidente di Copagri, Carmelo Troccoli, direttore nazionale di Fondazione Campagna Amica, Marzia Varvaglione, presidente Ceev (ComitéEuropéen des Entreprises Vins) e Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini (in collegamento).

Mentre al Business Forum hanno partecipato anche Zoppas e Lollobrigida. Presenti per Veronafiere poi la vicepresidente Marina Montedoro, l'amministratrice delegata Barbara Ferro e il direttore generale Adolfo Rebughini. E a Chicago c'era anche l'ex campione di sci Kristian Ghedina nella veste di Ambassador Vinitaly Usa 2025.

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