Un nuovo socio per Scarpa: «Così diventeremo leader»

La holding Nuo entra nell’azienda trevigiana come azionista di minoranza

Il presidente Parisotto: «Consolidiamo il nostro brand di eccellenza mondiale»

Eva Franceschini

Rafforzare ulteriormente il percorso di sviluppo del management e sostenere la crescita dell’azienda, fino a farla diventare punto di riferimento internazionale per l’intero settore. È questo l’obiettivo principale della partnership avviata dalla trevigiana Scarpa con la holding Nuo, entrata come azionista di minoranza nel gruppo guidato dalla famiglia Parisotto.

Fondata nel 1938 grazie all’intraprendenza della conosciuta famiglia Guiness, amante della cittadina di Asolo e delle colline circostanti della Marca e decisa ad investire nel territorio, la Scarpa è stata rilevata negli anni Cinquanta dalla famiglia Parisotto, attualmente a capo della società da oltre due generazioni.

Oggi, l’azienda è tra i leader mondiali nella produzione di scarponi da alpinismo, nelle calzature per l’arrampicata, il trekking sia amatoriale che specializzato e nel trail running.

Un percorso dovuto al notevole e costante investimento in innovazione che, di anno in anno, porta l’azienda a depositare circa quattro domande di brevetto.

Nuo entra nel mondo di Scarpa agevolando ulteriormente un cambiamento già in atto a partire dal 2018, quando l’azienda asolana ha designato come amministratore delegato un membro non interno alla famiglia.

La holding che entra come azionista è una società d’investimento focalizzata sulle medie imprese italiane con forti prospettive di crescita. Fondata nel 2016 da un team di banchieri guidato da Tommaso Paoli, fra i propri investitori conta due grandi famiglie di imprenditori internazionali, i Pao di Hong Kong e i francesi Guerrand. In Italia, ha investito nel cioccolato cuneese Venchi, nelle tecnologie digitali della milanese Bending Spoons, nella fiorentina Ludovico Martelli, proprietaria delle schiume da barba Proraso e dei dentifrici Marvis, nella barese Andriani, conosciuta per la pasta senza glutine Felicia, nella catena di abbigliamento romana Subdued.

A Nord Est è azionista anche del marchio di abbigliamento Slower, di Mira, nonché della vicentina Montura, un altro dei grandi nomi dell’abbigliamento outdoor.

In alcune di queste operazioni – ma non in Scarpa – Nuo è stata accompagnata anche da Exor, la holding della famiglia Agnelli. La strategia di Nuo è quella di affiancare con quote di minoranza i proprietari delle aziende, per favorirne i processi di crescita e sviluppo.

Avere nel portafoglio due marchi attivi nello stesso settore come Montura e Scarpa potrebbe favorire la nascita di alcune sinergie, anche se le due aziende continueranno a restare del tutto indipendenti l’una dall’altra.

«In Nuo, abbiamo individuato il partner ideale con il quale condividere il nostro progetto imprenditoriale, in continuità con la storia di Scarpa» dichiara il presidente, Sandro Parisotto «nel corso degli anni, abbiamo dato il via ad un percorso di sviluppo, con una significativa evoluzione da assetto organizzativo familiare a manageriale, che ci ha consentito di rafforzare la leadership nel settore outdoor e consolidare la reputazione di Scarpa come brand di eccellenza e riferimento a livello mondiale».

Con 154 milioni di euro di fatturato registrati nel 2023 e 1.570 dipendenti, Scarpa si distanzia dai processi di esternalizzazione e ha quattro stabilimenti di proprietà che producono direttamente: una fabbrica con sede in Cina, altre due in Serbia e Romania, e lo stabilimento italiano. A seguito dell’operazione, nella quale Scarpa è stata assistita come advisor da Banca Finint, il presidente Sandro Parisotto e l’amministratore delegato Diego Bolzonello rimarranno nelle loro posizioni, garantendo la continuità nella gestione.

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