Sui tetti della Fantoni il fotovoltaico più grande d’Italia. «Investiamo ancora»

Sarà il più grande impianto fotovoltaico installato sul tetto di un capannone industriale in Italia. Il primato, sulla carta, l’investimento progettato dal gruppo Fantoni ce l’ha già con i suoi 140 mila metri quadrati di superfici occupate e 14Mwh di potenza. Ad annunciarne la realizzazione, ormai prossima - i lavori dovrebbero iniziare prima della fine dell’anno - è stato ieri l’amministratore delegato dell’azienda di Osoppo, Giovanni Fantoni, nel corso dell’assemblea annuale dei Trucioli d’oro, che raduna i dipendenti - ormai 850 - con più di 20 anni di lavoro in azienda e che ieri ha visto anche la partecipazione dell’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli. Un’occasione speciale, l’assemblea, per raccontare nuovi progetti e ricordare quelli già portati a termine con chi, di tempo in azienda, ne ha trascorso tanto e vive quindi la società come una questione di “famiglia“. Com’era per Enzo Cainero, il commercialista di Cavalicco che è stato ricordato ieri in apertura dell’assemblea tanto dal presidente dell’associazione Trucioli d’oro, Leandro Zuliani, che dai fratelli Giovanni e Paolo Fantoni: «per 47 anni è stato un riferimento per tutta la nostra famiglia e una delle figure che hanno dato impulso all’azienda. Un anno fa era seduto in prima fila, appena tre giorni prima di essere colpito da un male che lo ha portato a una fine inattesa». Un ricordo doveroso quanto sentito che ha subito lasciato il posto al racconto dei progetti che l’azienda ha in cantiere, in continuità con il ciclo di investimenti che negli ultimi 6 anni ha visto il gruppo spendere in nuovi impianti - il Plaxil 8 -, ampliamenti di capacità, automatizzazione del magazzino e interventi di ulteriore contenimento dell’impatto ambientale delle produzioni, ben 250 milioni di euro.

Investimenti
In programma come detto l’azienda ha ora investimenti per ulteriori 35 milioni di euro. Di questi, 14 sono destinati alla realizzazione dell’imponente impianto fotovoltaico, «che sarà il più grande d’Italia - ha dichiarato Giovanni Fantoni - e tuttavia sarà in grado di assicurare solo il 5% del nostro fabbisogno», 21 milioni alla ristrutturazione dell’ex area De Simon, che diventerà il nuovo accesso per i mezzi pesanti in sostituzione dell’attuale portineria che oggi fatica a gestire gli imponenti volumi dei transiti, che in situazioni di picco raggiungono i 350 in ingresso e altrettanti in uscita al giorno. Completati tutti gli iter autorizzativi, i lavori di riqualificazione dell’area dovrebbero prendere il via l’anno prossimo e consegnare all’azienda una nuova porta d’accesso, con una nuova portineria e delle pese automatizzate che permetteranno di sveltire le operazioni sia in entrata che in uscita.

Previsioni
I conti 2022 si sono chiusi per Fantoni con risultati eccellenti. I ricavi consolidati hanno superato il mezzo miliardo di euro, attestandosi a 524 milioni contro i 423 milioni dell’anno precedente. La previsione per quest’anno, causa la congiuntura economica pesantemente condizionata da inflazione, costi energetici ed escalation dei tassi d’interesse, è di chiudere intorno ai 400 milioni, il 25% in meno dovuto in parte al calo dei prezzi in parte a quello dei volumi.
Infrastrutture
Ieri l’Ad ha approfittato della presenza dell’assessore Zilli per stimolare la giunta regionale rispetto a una necessità che il territorio sul quale insiste la Fantoni ha da tempo e cioè vedere realizzata la Cimpello-Gemona. Uno stimolo che Zilli ha colto al volo garantendo la volontà dell’esecutivo Fvg di realizzare il collegamento veloce Cimpello-Sequals, «un'opera strategica - ha detto Zilli - che va compiuta a partire dal rifacimento del ponte sul Tagliamento a Dignano».
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