Sportsystem: VeNeSport acquista Roces, storica azienda di pattini
Nardelotto: «Il nostro obiettivo è sfruttare le sinergie tra le nostre aziende partecipate in un mercato mondiale che, in special modo nel settore outdoor, è in forte espansione»

Le Olimpiadi di Milano-Cortina non sono solamente un traino per lo sviluppo infrastrutturale del Veneto, ma anche per il polo dello sport che ruota attorno alla VeNetWork di Alberto Baban. O più precisamente attorno a VeNeSport, l’ecosistema di aziende dedicato allo sportswear nato lo scorso aprile dopo l’acquisto di Unimonteco, azienda con sede a Montebelluna specializzata nella lavorazione della plastica per la produzione di scarponi da sci.
E sempre a Montebelluna ha sede Roces, storico marchio conosciuto in tutto il mondo per la produzione di pattini in linea, finita all’asta e salvata proprio da VeNeSport con un esborso di circa 3 milioni di euro. «Le Olimpiadi rappresentano un momento cruciale», spiega Gianni Nardelotto, direttore generale di VeNetWork, «il nostro obiettivo è sfruttare le sinergie tra le nostre aziende partecipate in un mercato mondiale che, in special modo nel settore outdoor, è in forte espansione. Sono convinto che il Triveneto giocherà un ruolo importante, forte del suo know-how tecnologico abbinato ad un’alta qualità artigianale».
La storia di Roces è infatti uno dei simboli dell’evoluzione dello sportsystem. Aveva iniziato la sua attività nel 1952, grazie alle intuizioni di Ottorino e Lina Cavasin, producendo scarpe da montagna artigianali in pelle. Vent’anni dopo la scelta di lanciarsi nel settore dei pattini, meno affollato delle scarpe da montagna: pattini da ghiaccio e a rotelle inizialmente. Dopo alcuni anni il salto dalla pista alla strada, coi pattini in linea, una rivoluzione nel settore che vedeva competere a livello mondiale due brand: la Roces appunto e l’americana Rollerblade, oggi brand di Tecnica Group.
Le difficoltà arrivano negli ultimi anni a causa della contrazione del mercato e dell’aumento dei costi. «L’acquisizione di Roces», aggiunge Flavio Alberti, presidente di VeNeSport, «rappresenta per noi una grande opportunità per rilanciare un marchio che ha fatto la storia nel settore non solo dei pattini ma dello sportsystem in generale. Il nostro obiettivo è quello di rafforzarci come cluster di riferimento nell’ambito del comparto degli Hard goods e Sport Footwear aggregando le eccellenze del distretto di Montebelluna e Asolo, caratterizzato da un alta qualità artigianale e da un know how di competenze manifatturiere distintive e difficilmente riproducibili».
Nell'asta conclusasi positivamente era stato valutato un milione e mezzo di euro il ramo d’azienda costituito dal marchio Roces con annessi brevetti, software , impianti, macchinari, attrezzature, beni mobili, la partecipazione del 100% della società statunitense Roces North America, rapporti contrattuali necessari all’attività compresi i rapporti di lavoro della attuale ventina di dipendenti.
E in un milione 813 mila euro era stato invece quantificato il valore dell’immobile dove ha sede legale e produttiva la Roces, in via Ferraris, nella zona industriale della Feltrina a Montebelluna. Da aggiungere poi l’impegno, previsto proprio nella procedura dell’asta, di acquisire anche le rimanenze di magazzino, ossia le materie prime, semilavorati e prodotti finiti così come quantificate al momento della vendita della società montebellunese. Raffaele Prandina sarà l’amministratore delegato, affiancato da Flavio Alberti in qualità di Presidente di VeNeSport. —
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