Short sea e ferrovie, Autamarocchi accelera sull’intermodalità
Il gruppo triestino da 202 milioni di fatturato punta a consolidare il business in Italia e all’estero. Dopo l’acquisizione di Dissegna, l’obiettivo è rafforzare corridoi europei e collegamenti via mare

Accelera sull’intermodalità Autamarocchi, il gruppo triestino del trasporto, specializzato in container e Ftl in Italia e in Europa. L’azienda, guidata dal presidente Oscar Zabai e dall’ad Cristina Zabai, ha di recente nominato amministratore delegato con deleghe allo sviluppo commerciale Roberto Vidoni, già direttore generale del gruppo, entrato ad agosto nel cda.
Per il 2025 l’obiettivo resta il consolidamento e lo sviluppo del business in Italia e all’estero: l’azienda ha chiuso il 2024 con un fatturato consolidato di 202 milioni di euro. Nonostante il rallentamento di siderurgia e automotive e le incertezze geopolitiche globali, il business si conferma in crescita: il 48% dei ricavi è stato generato dal traffico container, il 34% dal trasporto a carico completo e il 14% dall’intermodale.
La nuova fase di sviluppo si concentra ora sul trasporto intermodale, per rafforzare il segmento ferroviario e marittimo e portare avanti il percorso avviato a gennaio con l’acquisizione della Dissegna Logistics di Rossano Veneto.
L’acquisizione ha dato infatti nuova spinta ai progetti sull’intermodalità, anche in risposta a uno spostamento della domanda verso soluzioni di trasporto più efficienti e a minore impatto. La società acquisita ha una buona presenza ferroviaria e marittima, oltre a operare da tempo sulle direttrici di Germania, Paesi Bassi, Belgio, Francia e Regno Unito.
Nei piani del gruppo triestino, il network e le competenze dell’azienda di Rossano Veneto permetteranno di ampliare l’offerta sia in termini di modalità di trasporto che di copertura sul territorio europeo. Dall’integrazione con Dissegna sono attese economie in grado di migliorare la marginalità e l’operatività di entrambe le società, con un ritorno positivo sul servizo alla clientela.
Nel 2024 Autamarocchi ha rafforzato anche la presenza in Europa, dopo l’apertura negli anni passati delle filiali a Capodistria e Lubiana e delle società controllate in Croazia, Turchia, Austria, Ungheria, Polonia e Germania. L’internazionalizzazione sta continuando nel 2025 con l’apertura di una sede in Romania, un ufficio ad Amburgo e il ritorno in Croazia, in concomitanza con l’apertura del nuovo terminal container di Fiume.
Sul piano degli investimenti, nel 2024 Autamarocchi si è focalizzata sulla digitalizzazione della supply chain e sul rinnovo della flotta. Oggi il gruppo può contare su circa 1.350 dipendenti tra autisti, impiegati e tecnici di officina e una flotta di 770 trattori stradali, 1.350 semirimorchi toutliner e 700 porta-container.
Alta l’attenzione anche alla sostenibilità: secondo i dati pubblicati nel bilancio della società, nell’ultimo triennio le emissioni prodotte dalla flotta di trattori stradali si sono continuamente ridotte, passando dalle 35.465 tonnellate di Co2 del 2022 alle 32.024 registrate nel 2024, grazie al rinnovo dei mezzi, all’utilizzo di biocarburanti Hvo, a una pianificazione più accurata delle percorrenze e ai programmi di formazione della Autamarocchi Academy. Il percorso di innovazione si concentra oggi sull’introduzione graduale dell’intelligenza artificiale per migliorare pianificazione ed efficienza.
In prospettiva per il 2026 l’azienda punta a consolidare i risultati dell’integrazione con Dissegna e a trasformare l’intermodalità da segmento in espansione a terzo pilastro del business. Il rafforzamento dei corridoi ferroviari europei e lo sviluppo dei collegamenti short sea saranno al centro della strategia, secondo quanto spiega l’azienda. Con questi anche il rinnovo della flotta, le iniziative green e la progressiva adozione di strumenti digitali e di Ai, per aumentare sicurezza, conoscenza e valore del lavoro.
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