Saipem in trattative per cedere a Fincantieri asset della subacquea

L’indiscrezione, riportata da Bloomberg e non confermata dalle società coinvolte né dal governo – che, secondo la testata economica, starebbe svolgendo un ruolo nelle trattative – fa riferimento a «colloqui provvisori»: la multinazionale italiana specializzata nell’ingegneria, costruzione e realizzazione di grandi progetti nei settori dell’energia e delle infrastrutture starebbe valutando la cessione al gruppo triestino di attività inserite nella divisione Robotics & Industrialized Solutions, che includono veicoli unmanned.

La possibile vendita degli asset sarebbe ancora oggetto di valutazione: sempre secondo Bloomberg, Saipem starebbe anche considerando la possibilità di trovare un partner per una joint venture.

Data la natura dual use del business subacqueo, scorporare le attività potrebbe aiutare Saipem a superare il vaglio del governo italiano sul suo piano di fusione con Subsea 7, previsto per la seconda metà del prossimo anno.

Ciò consentirebbe a Saipem di risolvere la questione evitando l’esercizio del golden power ed eventuali limitazioni per questioni di sicurezza imposte agli accordi che coinvolgono asset strategici italiani.

Da qui la scelta di Fincantieri per avviare le trattative.

Il governo italiano starebbe svolgendo un ruolo nel processo, per garantire che gli asset strategici rimangano all’interno del Paese.La vendita al gruppo guidato da Pierroberto Folgiero, che sta sviluppando una nuova divisione proprio nel settore dell’underwater, consentirebbe di mantenere in mani italiane attività chiave per la sicurezza. Fincantieri non ha voluto commentare la notizia né rilasciare dichiarazioni a riguardo. —