Ricavi stabili per Snaidero, nel piano 50 nuove aperture

Il gruppo di Majano archivia il 2022 con un fatturato di 105 milioni di euro. L’Ad Trivillin: «Asia, Usa, Europa sono mercati centrali per il nostro sviluppo»
Maura Delle Case

Il gruppo Snaidero chiude il 2022 con 105 milioni di ricavi, in linea con il turnover dell’anno precedente che era stato di 106 milioni di euro, e si prepara ad aprire 50 nuovi punti vendita all’estero.

A farlo sapere, di rientro dal Salone del mobile, che non esita a definire «molto positivo», è l’amministratore delegato del gruppo friulano produttore di cucine, Alessandro Trivillin, subentrato lo scorso autunno a Massimo Manelli, alla sua prima edizione del rilevante appuntamento meneghino.

Un evento che Snaidero ha vissuto non in Fiera - Eurocucina è infatti un evento biennale e tornerà nel 2024 -, ma in centro a Milano, al Fuorisalone, negli spazi rinnovati del suo Flagship store in zona Brera.

Qui l’azienda del marchio arancione si è presentata con una gamma di materiali e finiture forti di 108 nuove referenze per un totale di 220 diverse possibilità di scelta. Per comunicarle al pubblico, è stato sviluppato il concept “Material (R)evolution”, che ha debuttato in anteprima a Milano, all’interno dello store di Piazza San Marco, con l’installazione di creazioni analogiche e digitali ispirate proprio ai nuovi materiali Snaidero. Le novità della gamma prendono qui nuova vita e si trasformano in eclettici gioielli, realizzati artigianalmente dall’artista Verde Alfieri, e in opere 3D, frutto della creatività del 3D artist Filippo Bello. «Abbiamo registrato un’ottima affluenza di pubblico da tutto il mondo, con un ritorno anche delle presenze dall’emisfero asiatico - fa sapere il manager –. Questo mercato assieme a quelli domestico, statunitense e dell’Est Europa sono centrali per il nostro piano quadriennale di sviluppo».

Un piano che traguarda il 2027 e che «ci vede impegnati su tre macro fronti – continua Trivillin –: organizzazione, prodotto e mercati. Oltre ad una riorganizzazione interna, siamo già al lavoro per sviluppare le novità di prodotto del prossimo anno e stiamo investendo nuove risorse per consolidare il brand e incrementare il turnover nei mercati d’interesse. Obiettivi che intendiamo raggiungere anche grazie a forti investimenti in comunicazione, per consolidare il posizionamento alto del nostro marchio, e all’apertura già programmata di oltre 50 nuovi showroom all’estero».

I primi due apriranno i battenti in breve a Giacarta e Miami e avranno, tutti, una marcia in più: saranno concepiti per i prodotti di fascia alta.

Il gruppo Snaidero, che dal 2018 è controllato da IDeA Corporate Credit Recovery, oggi conta oltre all’azienda di Majano anche il marchio francese Arthur Bonnet e la società Eurocucina in Inghilterra. Tre realtà che complessivamente l’anno scorso hanno generato un fatturato di 105 milioni di euro – per conoscere la redditività bisognerà aspettare l’approvazione del bilancio –, del quale oltre la metà è frutto delle vendite del marchio arancione fondato nel 1946 da Rino Snaidero a Majano, dove lavorano oggi poco meno di 400 persone su un totale a libro paga delle aziende del gruppo che sale a 660.

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