Prosciutto Kipre pronto a riaprire lo stabilimento ex King’s

Completata la cessione a Rigamonti di quattro siti produttivi e dei due marchi storici. La dg Filipaz: «Il nostro obiettivo è fare una Dop di qualità e 30 milioni di ricavi»
Maura Delle Case

SAN DANIELE DEL FRIULI. Completata la cessione dei marchi King’s e Principe al gruppo Rigamonti, insieme agli stabilimenti Principe di San Daniele e a tutti gli asset extra-Friuli Venezia Giulia, il gruppo Wrm di Raffaele Mincione ha avviato la fase due, quella del rilancio dei due siti produttivi che ha mantenuto per sé, a San Daniele del Friuli e San Dorligo della Valle, sotto il cappello di Kipre Holding e di Queen’s . Una società, quest’ultima, che già faceva parte del gruppo triestino dei prosciutti ma che Wrm ha trasformato da Srl in Spa e ricapitalizzato per quasi un milione di euro.

«Abbiamo chiuso il 2021 sfiorando i 100 milioni di euro, in deciso aumento rispetto agli 83 milioni dell’anno precedente. Non era facile rimettere in carreggiata il gruppo ma ci siamo riusciti e ora, dopo la cessione di 4 stabilimenti e dei 2 marchi storici a Rigamonti, siamo pronti a rilanciare le due aziende friulgiuliane del gruppo» ha fatto sapere ieri il direttore generale di Kipre, Daniela Filipaz. «Siamo felici di aver concluso una nuova operazione di valorizzazione di un’azienda che esprime il meglio del Made in Italy – ha dichiarato dal canto suo Fabrizio Boaron, managing director di Wrm group – con due marchi storici e un patrimonio culturale estremamente importante per il territorio».

Il progetto di Wrm per Kipre è di concentrarsi, a San Daniele, sulla produzione di prosciutto DOP di alta qualità riattivando lo stabilimento ex King’s chiuso ormai da quasi un anno, e a Trieste su Praga e prodotti tipici triestini. «Il cotto – fa sapere la Dg – lo produrremo per Principe, grazie a un accordo di collaborazione che crediamo ci darà in futuro grande soddisfazione, ma anche per private label».

Complessivamente il gruppo vanta oltre 50 persone a libro paga di cui una decina a San Daniele e le restanti a San Dorligo.

Filipaz annuncia per aprile la ripresa delle attività di salatura nello stabilimento collinare. «A San Daniele stiamo ultimando degli interventi strutturali dopodiché riapriremo». L’obiettivo è quello di offrire al mercato un prosciutto di alta qualità. Controllandone direttamente tutta la filiera.

A questo proposito il gruppo sta pensando di avviare un suo allevamento in Umbria, un investimento che consentirebbe a Kipre di poter gestire in prima persona la filiera, dall’allevamento al prodotto finito. E che potrebbe essere funzionale, in futuro, anche ad altre aziende salumiere se è vero, come riferisce Filipaz, che Wrm sta valutando l’acquisizione di altre realtà del settore.

Tornando a Kipre, il piano a tre anni vede il gruppo assestarsi tra i 25 e i 30 milioni di euro di ricavi realizzati per via organica, al netto dunque di possibili operazioni m&a.

«L’azienda – conclude la manager – continuerà a guardare avanti con attenzione particolare alle filiere, al benessere animale e all’antibiotic free valutando opportunità di future collaborazioni e aggregazioni in ottica di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, proseguendo nella valorizzazione del mercato della salumeria italiana».—

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