Pmp Industries, in Bosnia Erzegovina in funzione la fonderia da 35 milioni

L’investimento era stato avviato due anni fa. Pozzo: «Il futuro della storia dell’industria europea passa anche da qui»

Maura Delle Case

A due anni dalla formalizzazione dell’accordo con le autorità della Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina, il gruppo Pmp Industries di Coseano, leader a livello internazionale nei sistemi di trasmissione per mezzi industriali, ha inaugurato ieri, a Laktaši, un nuovo stabilimento produttivo con fonderia integrata.

Un investimento da 35 milioni di euro, supportato da Simest e Finest attraverso un mix di partecipazioni societarie e di finanziamenti per complessivi 7 milioni, che porta il gruppo friulano a raddoppiare la sua presenza nel Paese. L’iniziativa della compagnia, presieduta da Luigino Pozzo, è finalizzata a riorganizzare le filiere produttive del gruppo in Europa, attraverso l’integrazione verticale di alcune lavorazioni primarie finora realizzate nel Far East così da garantire agli stabilimenti europei la sicurezza della fornitura di materiali precedentemente importati dalla Cina, nonché rilevanti risparmi nella logistica.

A beneficiarne, su tutti, sarà l’headquarter di Coseano che forte delle garanzie di approvvigionamento potrà proseguire il piano di sviluppo programmato che prevede il raddoppio della superficie produttiva e il passaggio da 450 a 800 dipendenti.

«Oggi non solo presentiamo un grande progetto, ma siamo qui per dire grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione – ha detto il fondatore e presidente di Pmp Industries, Luigino Pozzo intervenendo ieri all’inaugurazione –. La scelta di investire in Republika Srpska non è stato causale, ma intende rafforzare una presenza che dura ormai da vent’anni e che ha consentito di costruire solidi rapporti di lavoro e di amicizia, grazie anche a istituzioni che sostengono questo tipo di investimenti. All’inizio il progetto sembrava ambizioso, ma in appena due anni è diventato realtà. Questo stabilimento rappresenta uno strumento prezioso per poter affrontare le sfide della post-globalizzazione».

«Il futuro della storia industriale europea passa anche da qui» ha concluso Pozzo, tagliando il nastro assieme al presidente Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina, Milorad Dodik, e alla rappresentante della presidenza della Federazione di Bosnia Erzegovina, Željka Cvijanović, alla presenza del sindaco di Laktaši, Miroslav Bojić, e a quello di Coseano, David Asquini.

In Bosnia, Pmp Industries è presente da quasi vent’anni, da quando, nel 2006, ha partecipato alla privatizzazione di un’azienda nel comune di Gradiška, successivamente acquisita al 100 per cento che oggi conta 300 dipendenti, 25 milioni di fatturato ed è stata convertita alla realizzazione di telai per macchine, così da offrire ai clienti un servizio complementare rispetto il core business delle trasmissioni.

La ragione del bis, nel Paese, si spiega con gli evidenti e molteplici vantaggi offerti a partire dal costo dell’energia che è pari a un terzo rispetto a quello praticato in Italia e dalla disponibilità di manodopera formata.

Inaugurato ieri, Pmp Drive Systems Laktaši si trova nel comune di Laktaši, a 5 ore di auto dal quartier generale di Coseano e a 36 km dall’altro stabilimento di Gradiška: occupa una superficie di 92 mila metri quadrati, di cui 20 mila coperti ed è specializzato nella componentistica per trasmissioni idrauliche. La fonderia integrata ha una capacità produttiva iniziale di 40 mila tonnellate all’anno di ghisa, elevabili – con un ulteriore investimento – a 80 mila. Gli impianti utilizzano sola tecnologia europea, in particolare italiana e tedesca.

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