Piscine e lettini vuoti all’Aquaestate Noale: «Abbiamo perso metà dei clienti»

La presidente Lovo: "Niente Grest a giugno e penalizzati dal meteo all’inizio di agosto, mai registrato il tutto esaurito"
 
NOALE. Obiettivo: salvare il salvabile. Ad Aquaestate Noale ormai si è su questa lunghezza d’onda per il 2020, iniziato male per la questione Covid-19, partito con un giugno non all’altezza delle presenze degli anni scorsi, proseguito con un luglio poco più che sufficiente ma sempre al di sotto dei normali numeri, mentre agosto è iniziato male.
 
Per uno dei più famosi parchi acquatici della provincia di Venezia che festeggia i 30 anni di vita essendo stato aperto nel 1990, si ha la sensazione che sino a settembre i pienoni si potranno contare sulle dita di una mano. Molti lettini sono rimasti vuoti, all’interno non ci sono state quelle consuete code di adulti e bambini pronti a scendere dagli scivoli per arrivare in acqua.
 
Che fosse un anno particolare lo si era capito subito, nonostante l’apertura del parco sia avvenuta una settimana dopo rispetto alle altre stagioni, ossia i primi giorni di giugno. Tutta la faccenda legata al Covid-19 ha tenuto lontano il grosso dei visitatori, complice pure l’assenza di campi scuola estivi. Insomma, ci si aspettava un compleanno diverso. «Non ho ancora i dati precisi» spiega la presidente Manuela Lovo «ma stimiamo un calo di quasi la metà dei clienti. Abbiamo perso tutti i gruppi dei Grest, giugno non è stato brillante, il mese scorso è andato meglio ma ci aspettavamo di più. Speriamo a fine stagione di avere i conti in pareggio: questi potremmo raggiungerli se agosto portasse bel tempo».
 
Ma il bel tempo, per adesso, si è visto con il contagocce, almeno in questa prima settimana; lunedì, nelle piscine si sono presentate 30 persone, martedì era chiuso per maltempo, ieri la giornata non è stata delle migliori. Lo scorso fine settimana, ad esempio, si è vissuto tra alti e bassi. «In due mesi non abbiamo quasi mai registrato il tutto esaurito» continua Lovo «a parte sabato scorso 1 agosto, quando abbiamo dovuto lasciare fuori delle persone. La giornata era parecchio calda, tante famiglie e giovani si sono riversati da noi. Confidavamo pure nella domenica ma le previsioni davano tempo brutto o incerto e, nonostante poi sia uscita una giornata più che discreta, non abbiamo fatto grosse presenze. Nel complesso, siamo al di sotto i numeri ipotizzati e si lavora soprattutto con la gente del posto».
 
Proprio questo è uno degli aspetti che più hanno inciso nell’estate 2020; venendo a mancare chi abita fuori dal comune di Noale, è ovvio che il bacino di utenti si sia ridotto in modo enorme. E diminuendo gli introiti, ci rimette sutto il sistema Aquaestate, che contava un’ottantina di dipendenti tra i 20 assunti e i 60 collaboratori. E infatti, al momento c’è anche una riduzione del personale impiegato e ciò non fa ben sperare per il futuro. «Un 20 per cento di nostri dipendenti è a casa» prosegue ancora Lovo «ma è inevitabile con un andamento del genere». 
 
Aquaestate si sviluppa su una superficie di 40 mila metri quadrati di natura e svariate attrazioni; dispone di otto vasche, tra cui la mega piscina Eldorado di mille metri quadri con il suo Castello Magico, con scivoli, cascate, getti d’acqua, percorsi e spruzzi improvvisi per il divertimento dei più piccoli. Ci sono, poi, Kamikaze e il Toboga, quest’ultimo ricco di curve in versione maxi per ragazzi e adulti, mini per i bimbi. Non solo, c’è anche la Laguna Baby con tanto di fontane e idrofungo. 
 
L’ideale per trascorrere una giornata tra sole e acqua a due passi dal centro storico di Noale senza andare al mare. Ma il 2020 rischia di passare alla storia come un anno nero. 
 

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