Per Stevanato trimestrale positiva: fatturato a 238 milioni di euro
Il gruppo di Piombino Dese chiude in positivo l’ottava trimestrale di fila e conferma prospettive di crescita a doppia cifra anche per i prossimi 5 o 10 anni. Ad assicurarlo lo stesso Franco Stevanato da oltre 10 anni alla guida dell’impresa di famiglia

Stevanato group chiude un’altra trimestrale in positivo, l’ottava di fila e conferma prospettive di crescita a doppia cifra anche per i prossimi 5 o 10 anni. Ad assicurarlo lo stesso Franco Stevanato da oltre 10 anni alla guida dell’impresa di famiglia, una realtà che ha saputo evolvere da produttore di contenitori in vetro a vera e propria medical device company globale. Stevanato group, che ha la sua sede a Piombino Dese nel Padovano, ha chiuso il suo primo trimestre 2023 con un fatturato aumentato del 12% attestandosi a 238 milioni di euro, un’Ebitda margin del 26% e ricavi per la fine del 2023 compresi tra 1.085 e 1.115 miliardi di euro.
«Negli ultimi 30 anni e ancora di più negli ultimi 10» continua Stevanato «abbiamo investito sempre moltissimo nella ricerca e nello sviluppo di prodotti e soluzioni tecnologiche al servizio del settore farmaceutico, così da diventare partner globali di un comparto che ha ottime prospettive di crescita grazie all’aumento della popolazione e della sua dell’età. Il risultato è una crescita del nostro patrimonio brevettuale ma anche del perimetro aziendale stesso grazie a partnership e acquisizioni sempre mirate ad obiettivi condivisi con il nostro settore di riferimento. Di fatto abbiamo modellato la nostra azienda per essere il partner perfetto per supportare le case farmaceutiche nella distribuzione e nella somministrazione di alcuni dei principali mega blockbuster dei prossimi anni: penso alle molecole Glp-1 per il trattamento del diabete e dell’obesità, alle nuove piattaforme legate al modello dei vaccini e dei nuovi farmaci antitumorali a mRNA come pure nell’ambito degli anticorpi monoclonali mAbs». Pochi timori esprime Franco Stevanato per gli effetti diretti degli aumenti dei tassi d’interesse delle banche centrali occidentali sugli investimenti programmati. «Storicamente siamo un’azienda molto patrimonializzata, che ha scelto di reinvestire gli utili nello sviluppo dei propri prodotti e dei propri processi. La quotazione ci ha garantito ulteriori capitali per gli investimenti» assicura Stevanato.
«Per questo l’aumento dei tassi di interesse non ci colpisce in maniera diretta né appesantisce le nostre politiche di investimento che anzi proseguono in linea con le esigenze del mercato: i nuovi stabilimenti dell’Indiana negli Usa e a Cisterna di Latina daranno una ulteriore spinta significativa alla nostra capacità di dare risposta alla domanda, molto forte del mercato, per quanto riguarda i prodotti ad alto valore aggiunto mentre alle porte di Shanghai prosegue l’implementazione delle nostre linee bulk».
Nessuna intenzione di ragionare a breve di una doppia quotazione per un titolo che presenta ottime performance. «Non abbiamo nessuna intenzione a breve di ragionare di una doppia quotazione» conclude Stevanato «la nostra presenza a Wall Street è già abbastanza impegnativa e abbiamo lavorato davvero molto per costruirci un network e una credibilità con investitori che stanno guardando a noi con maggiore attenzione e fiducia». —
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