Pa digitale, nasce Jakala Civitas: 500 assunzioni entro il 2025
Il fondatore Varagnolo: “Settore in ascesa, la pubblica amministrazione dovrà spendere in pochi anni circa 70 miliardi di euro per i servizi agli utenti”

È nata ieri ma si prepara a diventare grande in pochi anni Jakala Civitas. Lo spin-off del gruppo italiano dei servizi tecnologici Jakala, che fatturava nel 2021 in tutta Europa circa 380 milioni di euro, si è data come obiettivo quello dei 50 milioni di euro di fatturato e delle 500 assunzioni entro la fine del 2025. Un programma ambizioso che si applica al mercato in fortissima espansione dei servizi digitali per la Pubblica Amministrazione (nello specifico nei set-tori della sanità, degli enti locali e delle amministrazioni centrali).
Un comparto che si avvia a spendere da qui al 2026, tra fondi del Pnrr, fondo complementare nazionale e altri fondi Ue, circa 70 miliardi di euro nell’evoluzione digitale dei propri servizi e nella propria organizzazione. Ma gli obiettivi di Jakara Civitas sono per lo meno altrettanto ambiziosi per quanto riguarda la crescita del personale: 500 assunzioni in soli 3 anni in un ambito, quelle delle nuove tecnologie, dove la competizione tra le imprese per il reperimento delle risorse umane è fortissimo. A cogliere questa sfida Silvio Antonio Varagnolo, 35 anni di carriera in PwC, gli ultimi dei quali dedicati alla creazione di una divisione Technology che conta ora oltre 1.000 collaboratori.
«Per assurdo chi conosce il mestiere vede come più complessa la sfida legata all’assunzione di 500 figure professionalizzate che il raggiungimento dei 50 milioni di euro di fatturato in 3 anni» , spiega Varagnolo. «Il settore è in rapida ascesa e le Pa hanno da spendere in pochi anni circa 70 miliardi di euro nella digitalizzazione dei propri processi e dei servizi agli utenti. Altra cosa, più complessa, sarà riuscire ad accaparrarci le risorse umane di qualità in un mercato delle competenze che è agguerritissimo». Ma oltre all’esperienza decennale di Varagnolo, cofondatore assieme ad Andrea Samaja di Jacala Civitas (alla cui guida sarà, in qualità di Ad, il managing director di Jakala Giacomo Lorusso), l’azienda ha studiato una strategia per affrontare una fase di startup che si giocherà tutta sul tema del reclutamento del personale.
«Attualmente la società, costituita nel luglio di quest’anno, conta su 10 figure senior» spiega il manager. «Dieci professionisti di altissimo livello che conoscono bene il mondo delle Pa, della Sanità e dei servizi tecnologici. Grazie questo nucleo operativo lavoriamo in 3 differenti direzioni: da una parte stiamo stringendo partnership operative con società di consulenza del settore privato che ci aiuteranno nel reperimento del personale e ci accompagneranno nell’approfondimento dei bandi pubblici del Pnrr. Dall’altra stiamo mettendo in piedi un sistema di relazioni con il mondo dell’Università, degli Its e della formazione tecnica per lo sviluppo di “Academy” da cui pescare il personale più qualificato. Ma stiamo lavorando anche con alcune società di formazione per occupare personale formato ad hoc per le nostre esigenze. E già a gennaio accoglieremo i nostri primi 40 dipendenti per l’inizio dell’operatività».
Personale che non sarà composto solo da ingegneri. «Sono convinto che il futuro sarà dei filosofi» conclude Varagnolo. «I tecnologi sono in grado di realizzare concretamente servizi che vanno pensati in funzione delle esigenze di chi li usa. Nel lavoro con le PA locali, ad esempio, le competenze di architetti e gli urbanisti potranno esserci molto utili, nel marketing crediamo sia importante avere nozioni culturali profonde, nella sanità cerchiamo chi ha la capacità di ascoltare le esigenze degli utenti, siano essi i pazienti o gli operatori».
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